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Progetto Euploos. Il catalogo online dei Disegni degli Uffizi
PRESTO NON CI SARANNO PIU' SEGRETI PER LE OLTRE 150.000 OPERE TRA DISEGNI, STAMPE, MINIATURE E FOTOGRAFIE
Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi di Firenze conserva un tesoro poco conosciuto ai più: oltre centocinquantamila opere tra disegni, stampe, miniature e fotografie, realizzate dal 1300 fino ad oggi da artisti del Rinascimento toscano come Botticelli, Leonardo, Raffaello e Michelangelo, dove sono rappresentate anche le scuole straniere e gli artisti contemporanei.
L'immensa collezione, finora disponibile in loco solo per i ricercatori ma non per il pubblico (tra le ragioni l'estrema delicatezza delle opere stesse), adesso invece sarà accessibile liberamente con un semplice click agli studiosi e agli appassionati di tutto il mondo.
PROGETTO EUPLOOS, IL CATALOGO INFORMATICO DEL GABINETTO DISEGNI E STAMPE DELLE GALLERIE DEGLI UFFIZI
Dal 2006 ha preso il via il progetto Euploos con l'obiettivo di rendere disponibile sul web, grazie alla digitalizzazione delle opere, l'intero catalogo e promuovere così un dialogo internazionale tra la comunità dei ricercatori e degli studiosi.
L'idea nasce dalla confluenza su intenti comuni delle capacità ed energie del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi con due grandi centri di eccellenza e ricerca quali il Kunsthistorisches Institut in Florenz Max-Planck-Institut e la Scuola Normale Superiore di Pisa.
I DISEGNI DEGLI UFFIZI ONLINE, UN PROGETTO "WORK IN PROGRESS"
Mediante Euploos, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, centro catalizzatore della ricerca sul disegno a livello mondiale diventerà uno dei più grandi musei online esistenti.
Oltre alla digitalizzazione e catalogazione delle opere, il progetto si propone come un programma di ricerca interdisciplinare e innovativa che coinvolge storici dell'arte, architetti, informatici e ingegneri, con l'obiettivo di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dai nuovi strumenti tecnologici per sviluppare la ricerca scientifica sulla grafica.
Le attività svolte dagli studiosi hanno consentito già in alcuni casi di riclassificare le opere attraverso nuove attribuzioni e scoperte, fornendo così un contributo alla ricostruzione di vicende artistiche ancora inedite.
Euploos è stato inizialmente avviato grazie a un finanziamento dello Stato, a cui in seguito si è aggiunto il sostegno economico fornito dall'Associazione Amici del GDS (presidente: Manuela Valaguzza, vicepresidenti: Christian Lapeyre, Lester Carissimi, consiglieri: Stefano Belingardi Clusoni, Dolores Cook).
Se dal giugno 2012 vengono costantemente pubblicate online le nuove acquisizioni documentarie e critiche - a integrazione delle schede manoscritte risalenti all'inventariazione avviata nel 1879 dal direttore dell'Istituto museale fiorentino Pasquale Nerino Ferri - dall'agosto 2014 il progetto ha inaugurato una nuova stagione grazie al finanziamento di Intesa Sanpaolo.
Tale sponsorizzazione che rientra nell'ambito del Piano Triennale del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo consentirà di dare un decisivo impulso alla rivisitazione critica dell'intera collezione tramite la revisione delle attribuzioni e alla catalogazione dei disegni e permetterà di completare la catalogazione di tutti i disegni dell'Istituto fiorentino.
I NUOVI STRUMENTI ONLINE
La catalogazione informatica dei fogli è attualmente affidata a tre giovani storici dell'arte, coordinati da due colleghi più anziani, che, come loro, hanno completato la propria formazione universitaria presso la Scuola di specializzazione in storia dell'arte dell'Università degli Studi di Bologna.
Le schede, pubblicate sul sito con cadenza trimestrale, presentano diversi livelli di approfondimento. Quello più semplice è costituito da una scheda di repertorio con le informazioni essenziali sul disegno in esame: attribuzione inventariale, soggetto, datazione, dati tecnici, ma anche bibliografia specifica e mostre. Quando un foglio presenta un disegno anche sul verso, la schedatura dei due lati è del tutto autonoma e distinta. Inoltre, i disegni facenti parte di un volume sono informaticamente collegati tra loro ed è quindi possibile individuare tramite un semplice link l'insieme a cui il singolo foglio appartiene. Nelle schede di livello più avanzato, differenti anche nelle veste grafica, si trovano dati supplementari su iscrizioni, marchi ed eventuali filigrane, aggiornamenti bibliografici e una nota critica che riassume i passaggi attributivi del foglio stesso a partire dagli inventari manoscritti, ne analizza le caratteristiche formali e, se possibile, individua nuove prospettive di ricerca.
DALLO SCHEDARIO FERRI ALL'INVENTARIO DISEGNI PER AUTORI
L'inventario manoscritto di Ferri viene offerto alla consultazione degli studiosi per la prima volta online, congiunto a moderni sistemi informatizzati che consentono la ricerca tramite il nome dell'autore o il numero di inventario.
Guidati dai collaboratori più esperti del progetto, gli studiosi possono giungere alla pubblicazione sul sito del frutto dei propri studi, non solo nella forma della scheda, ma anche tramite mostre virtuali. Anche in futuro il progetto Euploos continuerà ad accogliere e a pubblicare i risultati delle indagini condotte dai giovani studiosi che intenderanno collaborare.
FOTO D'ARTE FIRENZE | Cristian Ceccanti per il progetto Euploos
https://blog.fotodartefirenze.it/index.php/it/stampa-fine-art/itemlist/tag/max planck institut#sigProGalleriad5140d1e36
Sempre nell'ambito del progetto finanziato da Intesa Sanpaolo, dal 2015 FOTO D'ARTE FIRENZE è lieta di poter collaborare a questo ambizioso progetto di digitalizzazione con l'incarico di provvedere alla riproduzione in altissima risoluzione delle opere presenti negli archivi del Gabinetto Disegni e Stampe.
Attraverso l'utilizzo della postazione fotografica creata ad hoc dotata del dorso digitale SINAR Multishot seguendo il preciso e dettagliato workflow di lavoro stabilito dal Gabinetto Disegni e Stampe in comune accordo con il KHI e la Scuola Normale Superiore di Pisa, avviene la digitalizzazione dei singoli disegni che possono presentarsi come fogli sciolti oppure montati in passepartout e/o inseriti in volumi.
Un lavoro che richiede una grande cura ed attenzione per l'estrema delicatezza ed importanza del materiale che di volta in volta viene movimentato dall'archivio e portato nella sala di ripresa e poi appoggiato sul tavolo della colonna di riproduzione.
Lo step successivo consiste nella postproduzione dei file così prodotti con la creazione del relativo profilo colore e con l'assegnazione dei rispettivi metadati quali il numero di inventario, la categoria di appartenenza del disegno, il copyright, dati indispensabili per l'inserimento nel database.
Terminata la fase di ripresa e la relativa postproduzione le immagini così realizzate passano all'addetto informatico che aggiorna costantemente il sito, pubblicando le nuove schede corredate dalle relative riproduzioni.
CON EUPLOOS TANTE LE OPPORTUNITA' OFFERTE AGLI STUDIOSI D'ARTE
In seguito a convenzioni stipulate con università straniere (Harvard University, Cambridge (MA) e italiane (Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Firenze), gli studenti hanno l'opportunità di svolgere periodi di stage presso il Gabinetto Disegni e Stampe e di collaborare al progetto Euploos, entrando direttamente in contatto con le opere d'arte e misurandosi con i problemi connessi alla catalogazione e allo studio di tali materiali.
L'instaurazione di uno stretto rapporto tra le esigenze legate alla formazione e alla ricerca e gli aspetti connessi alla catalogazione informatica e alla digitalizzazione ha portato, inoltre, all'elaborazione di studi specifici, che vengono presentati a convegni internazionali e workshop o danno luogo a mostre allestite presso gli spazi storici del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, confluendo in pubblicazioni a stampa.
UN PROGETTO GRANDIOSO SEMPRE IN CRESCITA
La realizzazione del catalogo informatico - che si intende estendere in futuro anche alle stampe - si presenta come un'impresa certamente impegnativa non solo per il numero cospicuo delle opere, ma anche per l loro qualità e la varietà degli artisti rappresentati. Il suo completamento costituirà un'eccezionale risorsa per gli studi storico artistici, sia nell'ottica dello sviluppo della ricerca, sia come proficua esperienza di crescita per gli studiosi.
Euploos permetterà agli Uffizi di allinearsi ai Musei mondiali di pari importanza che hanno già realizzato progetti analoghi, come il British Museum, il Louvre o il Metropolitan di New York per dar vita ad uno dei più grandi musei online del mondo consultabile gratuitamente da tutti gli appassionati d'arte e dagli studiosi. Ci auguriamo che il progetto si espanda sempre più, così come la conoscenza di opere inestimabili come queste.
COLLABORATORI PROGETTO EUPLOOS
DIRETTORE DELLE GALLERIE DEGLI UFFIZI - Eike D.Schmidt
IDEAZIONE e COORDINAMENTO - Marzia Faietti
STORICI DELL'ARTE - Roberta Aliventi, Laura Da Rin Bettina, Michele Grasso, Raimondo Sassi
FOTOGRAFI - Roberto Palermo, Cristian Ceccanti
SUPPORTO TECNICO - Paolo Rosa
INFORMATICI - Gianluca Ciccardi, Parallelo Informatica e Beni Culturali con Filippo Fineschi, Francesco Marsoni, Beatrice Giorgetti, Anna Sacco
COLLABORAZIONI
KUNSTHISTORISCHES INSTITUT IN FLORENCE - MAX-PLANCK-INSTITUT - Alessandro Nova, Gerhard Wolf, Costanza Caraffa, Jan Simane
SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA - Vincenzo Barone, Elisa Guidi, Umberto Parrini, Lucia Simonato
INTESA SANPAOLO - UNITA' BENI ARCHEOLOGICI E STORICO ARTISTICI - Michele Coppola, Silvia Foschi
COLLABORAZIONI SCIENTIFICHE - Mario Bevilacqua, Anchise Tempestini
Un particolare ringraziamento a Gianfranco Brunelli per il suo interessamento. Nella fase iniziale del progetto hanno svolto un ruolo decisivo Antonio Paolucci per la Soprintendenza, Howard Burns e Salvatore Settis per la Scuola Normale Superiore di Pisa.
Cataloghi e inventari online: la consultazione della collezione dei disegni è possibile tramite il seguente link PROGETTO EUPLOOS
INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SALA STUDIO DEL GABINETTO DISEGNI E STAMPE DELLA GALLERIA DEGLI UFFIZI
La presentazione dei nuovi ambienti del Gabinetto Disegni e Stampe è avvenuta durante la conferenza stampa di lunedì 15 febbraio 2016 alle ore 11.30 nella Biblioteca Magliabechiana degli Uffizi.
https://blog.fotodartefirenze.it/index.php/it/stampa-fine-art/itemlist/tag/max planck institut#sigProGalleriae6184d2482
Presenti Eike Schmidt (Direttore delle Gallerie degli Uffizi), Simonetta Brandolini d'Adda (presidente della Fondazione non profit Friends of Florence), Marzia Faietti (Direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi), Antonio Godoli (Direttore del Dipartimento architettura e allestimenti museografici della Galleria).
LA NUOVA SALA STUDIO PIU' AMBITA DEL MONDO
https://blog.fotodartefirenze.it/index.php/it/stampa-fine-art/itemlist/tag/max planck institut#sigProGalleria75d85ae090
Si conclude così la risistemazione di un luogo unico nel suo genere, resa possibile grazie a vari anni di finanziamenti statali cui si è aggiunto il generoso sostegno della Fondazione non profit Friends of Florence attraverso il contributo del Peter Cundill Study Center.
Sono oltre mille gli studiosi da tutto il mondo che ogni anno consultano la sala studio. Da giugno 2016 troveranno una sala studio più ampia e dotata di tutte le tecnologie più all'avanguardia tali da consentire l'esame dei documenti nelle migliori condizioni di spazio, di luce e di sicurezza.
250 metri quadrati con una fototeca e biblioteca, una sala di accoglienza e una sala di consultazione con 20 postazioni dove i ricercatori potranno accedere al Progetto "Fototeca Digitale" by Binergy di Marco Bisi, per la visualizzazione ed analisi delle opere in digitale.
Resta poi la Sala Edoardo Detti per le mostre. Gli ambienti si trovano al Piano Nobile dell'edificio vasariano.
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Progetto EUPLOOS | Gabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi - Via della Ninna 5 - FIRENZE | FOTO D'ARTE FIRENZE Cristian Ceccanti fotografo
CENOBIUM - Un progetto per la rappresentazione multimediale dei capitelli di chiostro romanici nell'ambito mediterraneo
CENOBIUM (Cultural Electronic Network Online: Binding up Interoperably Usable Multimedia) è una rappresentazione multimediale di capitelli di chiostro nel mediterraneo realizzata mediante la fotografia digitale ad alta risoluzione, modelli-3D e panoramiche. I capitelli vengono posti virtualmente in connessione con i loro luoghi d’origine, per essere presentati nel loro rapporto architettonico e concezionale.
© Foto: Kunsthistorisches Institut in Florenz, Max-Planck-Institut
Il progetto condotto in collaborazione con l’ISTI/CNR a Pisa e con la partecipazione di più partner internazionali è mirato agli obbiettivi della ricerca, ma è anche appropriato alle esigenze dell’insegnamento e dei musei così come alla documentazione per il restauro.
Il tema centrale del progetto consiste nell’illustrare gli scambi artistici nel secolo XII e XIII attraverso la scultura, intesa come elemento decorativo nell’architettura. I più significativi centri dell’arte scultorea dei capitelli romanici i quali, attraverso l’introduzione del capitello istoriato, avvenuta nel 1100, diedero luogo ad uno scambio di modelli, si trovano nella Francia del sud, in Spagna e in Sicilia.
Il progetto ViHAP3D costituisce il punto di partenza per CENOBIUM realizzato in collaborazione con il MPI per l’informatica di Saarbrücken, col CNR di Pisa, la Soprintendenza di Pisa e la ditta Minolta Konica.
Una parte di questo progetto mira allo sviluppo di un procedimento per la grafica informatizzata, al fine di rendere possibile la rappresentazione tridimensionale di oggetti d’arte digitalizzati e di sculture. CENOBIUM sviluppa questo concetto concentrandosi su dei capitelli romanici, che si prestano in modo particolarmente appropriato ad una documentazione tridimensionale. Contemporaneamente a ciò si accompagna una corrispondente campagna fotografica, altamente qualificata, con l’obbiettivo di restituire in maniera dettagliata la superficie e la materialità degli oggetti, cosa che non può essere ottenuta attraverso la visualizzazione in 3D. Di conseguenza, le foto e i modelli 3D non sono disponibili soltanto in luoghi prescelti, ma anche mediante una programmazione interattiva.
CENOBIUM pone in collegamento fra loro questioni sia classiche che innovative della storia dell’arte con i moderni strumenti informatici e dischiudendo così nuove prospettive le quali, finora, persino sul posto, non sembravano possibili.
Foto D'Arte Firenze | Cristian Ceccanti @ KHI Kunsthistorisches Institut in Florenz, Max-Planck-Institut nel progetto CENOBIUM per il Chiostro di Moissac
I capitelli di chiostro romanici nel mediterraneo e il chiostro di Moissac
Nel corso dell’ultimo lustro del secolo XI si affaccia nella scultura romanica un tipo di capitello il quale sarà determinante per l’aspetto decorativo degli interni sacri e dei chiostri, e che s’imporrà quale elemento fondamentale della scultura medievale. Limitatasi fino ad allora, la decorazione del capitello sostanzialmente alle forme ornamentali vegetali, zoomorfe o antropomorfe, lo spettro delle possibilità veniva ora ad estendersi alla rappresentazione narrativa. Il capitello assumeva quindi, l’ulteriore funzione di rappresentare scene bibliche vetero e neotestamentarie, avvenimenti storici, exempla, parodie e allegorie.
Quale componente dell’architettura il capitello, per la sua tridimensionalità, appare investito di questa nuova funzione innanzitutto nei chiostri. In virtù della completa visibilità delle colonne del chiostro esso offriva l’occasione per una progressiva narrazione per immagini e, contemporaneamente, la possibilità di porre in dialogo fra loro i capitelli adiacenti o altri elementi decorativi. Inoltre, significativo è il rapporto spaziale tra il capitello e le parti funzionali del monastero, poiché la disposizione tematica e dei motivi supportata dai capitelli permette una interazione estetica e funzionale, e forse anche un rinvio a liturgie e consuetudini monastiche. I tre più rilevanti centri della scultura romanica dei capitelli sono localizzabili nella regione del Languedoc-Roussillon, nella Spagna settentrionale e in Sicilia.
Il chiostro della chiesa abbaziale di Saint-Pierre a Moissac può essere considerato quale costruzione originaria per i primi grandi cicli di capitelli claustrali istoriati. In base a quanto recita un'iscrizione, nell'anno 1100 sotto l'abate Ansquitil fu eretto un chiostro nell'abbazia provvista di ricchi terreni e di una significativa biblioteca monastica. Nel chiostro si alternano capitelli con colonne gemine con capitelli con colonna singola, che in prevalenza illustrano rappresentazioni narrative. Nella sua dissertazione “The Romanesque Sculpture of Moissac” del 1929/31 Meyer Schapiro indica questi capitelli come historiated capitals, coniando in tal modo il concetto a cui questa specifica forma di capitello deve da ultimo il suo nome.
Sul piano i singoli lati dei capitelli vanno a formare un'unità spaziale. Questo spazio si chiude in alto – similmente al prospetto di un palcoscenico – con elici, un abaco fortemente concavo e un blocco della mensola collocato al centro. Un'imposta possente, decorata di regola con figure, animali, piante o caratteri grafici, ricopre infine il kalathos, andando a completare in questo modo l'intera immagine trapezoidale del capitello.
In questa sezione del progetto CENOBIUM il KHI-MPI si è avvalso della collaborazione di due studiose francesi, Quitterie Cazes und Chantal Fraïsse, che insieme hanno redatto i testi relativi ai capitelli, oltre che la descrizione della costruzione.
Per noi di Foto D'Arte Firenze è stata un'esperienza affascinante poter collaborare insieme ai massimi esperti di fotografia d'arte nella post-lavorazione delle immagini digitali realizzate dal fotografo Roberto Sigismondi.
Seguendo uno specifico workflow precedentemente concordato, con la preziosa supervisione di Ute Dercks e la collaborazione di Stefano Fancelli (KHI) ci siamo occupati della gestione di una notevole quantità di immagini realizzate in altissima risoluzione che necessitavano di tutti gli accorgimenti necessari dopo la fase di scatto (naming, assegnazione metadati e color management, crop e resize).
L'opportunità di poter osservare "da vicino" on-line il lavoro svolto è la dimostrazione più evidente dei risultati ottenuti dal team.
Cristian Ceccanti | Foto D'Arte Firenze KHI in Florenz Max-Planck-Institut @ Progetto CENOBIUM - Chiostro di Moissac
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Progetto di digitalizzazione archivio fototeca presso il KHI di Firenze
Prosegue per il terzo anno consecutivo la collaborazione con il KUNSTHISTORISCHES INSTITUT IN FLORENZ (Max-Planck-Institut)
Con l'inizio dell'anno riprende la mia collaborazione con il KHI di Firenze nel progetto di digitalizzazione delle immagini in pellicola dell'archivio e del loro inserimento nella banca dati dell'Istituto.
Onorato di questo rinnovato incarico da parte di una delle più famose e prestigiose fototeche attualmente esistenti, riprendo la mia attività in un contesto sempre stimolante, circondato da illustri storici dell'arte provenienti da tutto il mondo.
Cristian Ceccanti - Foto D'Arte Firenze @ KHI in Florenz
Sito web KHI in Florenz