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Sabato, 26 Novembre 2016 15:00

La post verità su Michelangelo

Chiusi della Verna (Arezzo), 26 novembre 2016

Presentato presso il Palazzo Comunale di Chiusi della Verna il volume Sotto fatale e felice stella nel Casentino.Nuove indagini d'archivio sul luogo natale di Michelangelo Buonarroti, curato da Nicoletta Baldini.

MICHELANGELO SAREBBE NATO A CHIUSI DELLA VERNA NON A CAPRESE

Consultando una voce enciclopedica, sfogliando una monografia o un catalogo d'arte sul grande Michelangelo, la prima notizia riguarda il suo luogo di nascita: vi si legge Caprese, provincia di Arezzo. Ma siamo sicuri che sia così?

Michelangelo Buonarroti, genio fra i più grandi della storia dell'umanità, nacque nel 1475 a Chiusi della Verna all'ombra del Sacro Monte che domina il Casentino, e non a Caprese in Valtiberina. 

Lo rivelano gli studi recenti presentati da Nicoletta Baldini nel volume pubblicato dalla Casa Editrice fiorentina Edifir.

Era già avvenuto in passato che si dibattesse sull'esatto luogo di nascita del Buonarroti, ruolo assegnato a Caprese con un Regio Decreto del 1913.

casa buonarroti via ghibellina 70

Adesso con queste nuove rivelazioni, nate da capillari indagini documentarie condotte presso l'Archivio di Stato di Firenze, l'Archivio di Casa Buonarroti ed il Kunsthistorisches Institut sempre di Firenze, si è giunti ad una definitiva chiarificazione.

Gran parte della vita di Michelangelo ci è oggi nota. Questo tassello completa una visione di insieme che rende giustizia se non alla figura dell'artista, per certo alla terra che gli ha dato i natali.

corriere fiorentino michelangelo buonarroti nicoletta baldini

Come ben afferma Giuseppe di Natale, autore dell'articolo apparso sul Corriere Fiorentino, i fili di questa secolare e intricata matassa sono stati riordinati in questo prezioso volume di Nicoletta Baldini, il cui titolo rende omaggio con una citazione alla biografia di Michelangelo scritta da Vasari nell'edizione del 1568 de Le Vite.

Il volume di carattere scientifico e di piacevole lettura presenta alcune novità che comprovano definitivamente la nascita dell'artista a Chiusi della Verna.

Alcuni dei documenti fotografati presso l'Archivio di Stato di Firenze @ FOTO D'ARTE Firenze, Cristian Ceccanti 

"Se a partire dal tardo XIX secolo furono questioni anche e soprattutto politiche e naturalmente figure di politici che, nello scaltro utilizzo di parte delle risultanze degli studi coevi, determinarono l'indicazione di Caprese quale luogo natale di Michelangelo; le fallaci risultanze, proprio di tali studi sono adesso rese manifeste dalle puntuali ricerche di Paola Benigni i cui esiti sono confluiti nel saggio, fulcro di questa pubblicazione, nel quale si svelano, in modo inoppugnabile, gli errori commessi dalle fonti ottocentesche, soprattutto in virtù della redazione del "falso" documento relativo al battesimo di Michelangelo presso Caprese" - sostiene così la Baldini nell'introduzione del suo libro.

In questo volume vengono approfondite sia la storia della Podesteria di Chiusi con la pubblicazione degli inediti Statuti cinquecenteschi, sia le origini della famiglia Buonarroti e, infine, il ricordo dei natati di Michelangelo (e della sua introduzione all'arte) nelle fonti più antiche segnatamente nelle biografie dedicate allo scultore, architetto e pittore da Giorgio Vasari e Ascanio Condivi.

 

Alcuni dei documenti fotografati presso l'archivio di Casa Buonarroti © FOTO D'ARTE Firenze, Cristian Ceccanti

Se queste scoperte non tolgono nè aggiungono niente all'immensa eredità artistica e umana consegnataci da Michelangelo, è pur vero che riguardano la vita di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.

Noi di FOTO D'ARTE Firenze ci siamo lasciati affascinare da questa avvincente ricerca e con l'entusiasmo e la passione che da sempre ci contraddistinguono abbiamo realizzato la campagna fotografica ai documenti manoscritti conservati nell'Archivio di Stato di Firenze e in Casa Buonarroti, che a vario titolo sono a fondamento di queste nuove rivelazioni.

Volumi antichi, fogli rari e pergamene che testimoniano l'inesorabile passaggio del tempo ma anche la loro decisiva importanza per ricostruire vicende e fatti che ancora si prestano ad interpretazioni talvolta in antitesi con dati per certi.

RINGRAZIAMENTI

Ci uniamo volentieri ai ringraziamenti che l'autrice fa nel suo libro per menzionare tutte le istituzioni e tutte le persone che hanno contribuito a vario titolo alla realizzazione dello stesso:

Paola Benigni, Vanna Arrighi, Margherita Cinti

Paolo Ammannati, Michele Cestelli, Ubaldo Ferruzzi, Danilo Nasini, Michele MAria Pini

Particolare gratitudine alle direzioni e al personale, a Firenze: dell'Archivio di Stato, dell'Archivio di Casa Buonarroti e del Kunsthistorisches; a Roma dell'Associazione Metamorfosi.

Comune di Chiusi della Verna - Giampaolo Tellini e Federica Falleri

Un grazie alla Casa Editrice Edifir, segnatamente a Simone Gismondi, Elena Mariotti e Silvia Frassi.

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CHI E' NICOLETTA BALDINI (fonte Olschki)

Nicoletta Baldini è ricercatrice universitaria. Dalla sua attività scientifica, dedicata soprattutto alla pittura toscana del XV e XVI secolo, e improntata sulla ricerca d'archivio, sono scaturiti i primi volumi: Niccolò Soggi (1997), Andrea Sansovino. I documenti (con R.Giulietti, 1999) e soprattutto La bottega di Bartolomeo della Gatta. L'arte in terra d'Arezzo fra XV e XVI secolo (2003). Oltre poi agli studi su Pietro Perugino e sulla sua bottega (2004, 2010, 2013), è stata curatrice del catalogo della mostra Nello splendore mediceo. Papa Leone X e Firenze (2013), mentre fra i suoi più recenti contributi si ricordano quelli relativi alla collezione di opere d'arte di Giorgio Vasari (2014 e 2015) e, da ultimo, il volume sui natali di Michelangelo presso Chiusi della Verna (2016).


© FOTO D'ARTE Firenze - Cristian Ceccanti fotografo @ Archivio di Stato di Firenze @ Casa Buonarroti 

Pubblicato in Eventi

PRESTO NON CI SARANNO PIU' SEGRETI PER LE OLTRE 150.000 OPERE TRA DISEGNI, STAMPE, MINIATURE E FOTOGRAFIE

Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi di Firenze conserva un tesoro poco conosciuto ai più: oltre centocinquantamila opere tra disegni, stampe, miniature e fotografie, realizzate dal 1300 fino ad oggi da artisti del Rinascimento toscano come Botticelli, Leonardo, Raffaello e Michelangelo, dove sono rappresentate anche le scuole straniere e gli artisti contemporanei.

michelangelo disegni cartella gdsu euploos

L'immensa collezione, finora disponibile in loco solo per i ricercatori ma non per il pubblico (tra le ragioni l'estrema delicatezza delle opere stesse), adesso invece sarà accessibile liberamente con un semplice click agli studiosi e agli appassionati di tutto il mondo.

PROGETTO EUPLOOS, IL CATALOGO INFORMATICO DEL GABINETTO DISEGNI E STAMPE DELLE GALLERIE DEGLI UFFIZI

Dal 2006 ha preso il via il progetto Euploos con l'obiettivo di rendere disponibile sul web, grazie alla digitalizzazione delle opere, l'intero catalogo e promuovere così un dialogo internazionale tra la comunità dei ricercatori e degli studiosi.

euploos gdsu max planck scuola normale superiore pisa 

L'idea nasce dalla confluenza su intenti comuni delle capacità ed energie del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi con due grandi centri di eccellenza e ricerca quali il Kunsthistorisches Institut in Florenz Max-Planck-Institut e la Scuola Normale Superiore di Pisa.

I DISEGNI DEGLI UFFIZI ONLINE, UN PROGETTO "WORK IN PROGRESS"

 euploos uffizi disegni catalogo on line

Mediante Euploos, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, centro catalizzatore della ricerca sul disegno a livello mondiale diventerà uno dei più grandi musei online esistenti.

Oltre alla digitalizzazione e catalogazione delle opere, il progetto si propone come un programma di ricerca interdisciplinare e innovativa che coinvolge storici dell'arte, architetti, informatici e ingegneri, con l'obiettivo di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dai nuovi strumenti tecnologici per sviluppare la ricerca scientifica sulla grafica.

Le attività svolte dagli studiosi hanno consentito già in alcuni casi di riclassificare le opere attraverso nuove attribuzioni e scoperte, fornendo così un contributo alla ricostruzione di vicende artistiche ancora inedite.

Euploos è stato inizialmente avviato grazie a un finanziamento dello Stato, a cui in seguito si è aggiunto il sostegno economico fornito dall'Associazione Amici del GDS (presidente: Manuela Valaguzza, vicepresidenti: Christian Lapeyre, Lester Carissimi, consiglieri: Stefano Belingardi Clusoni, Dolores Cook).

Se dal giugno 2012 vengono costantemente pubblicate online le nuove acquisizioni documentarie e critiche - a integrazione delle schede manoscritte risalenti all'inventariazione avviata nel 1879 dal direttore dell'Istituto museale fiorentino Pasquale Nerino Ferri - dall'agosto 2014 il progetto ha inaugurato una nuova stagione grazie al finanziamento di Intesa Sanpaolo.

Tale sponsorizzazione che rientra nell'ambito del Piano Triennale del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo consentirà di dare un decisivo impulso alla rivisitazione critica dell'intera collezione tramite la revisione delle attribuzioni e alla catalogazione dei disegni e permetterà di completare la catalogazione di tutti i disegni dell'Istituto fiorentino.

I NUOVI STRUMENTI ONLINE

La catalogazione informatica dei fogli è attualmente affidata a tre giovani storici dell'arte, coordinati da due colleghi più anziani, che, come loro, hanno completato la propria formazione universitaria presso la Scuola di specializzazione in storia dell'arte dell'Università degli Studi di Bologna.

euploos scheda disegno gdsu

Le schede, pubblicate sul sito con cadenza trimestrale, presentano diversi livelli di approfondimento. Quello più semplice è costituito da una scheda di repertorio con le informazioni essenziali sul disegno in esame: attribuzione inventariale, soggetto, datazione, dati tecnici, ma anche bibliografia specifica e mostre. Quando un foglio presenta un disegno anche sul verso, la schedatura dei due lati è del tutto autonoma e distinta. Inoltre, i disegni facenti parte di un volume sono informaticamente collegati tra loro ed è quindi possibile individuare tramite un semplice link l'insieme a cui il singolo foglio appartiene. Nelle schede di livello più avanzato, differenti anche nelle veste grafica, si trovano dati supplementari su iscrizioni, marchi ed eventuali filigrane, aggiornamenti bibliografici e una nota critica che riassume i passaggi attributivi del foglio stesso a partire dagli inventari manoscritti, ne analizza le caratteristiche formali e, se possibile, individua nuove prospettive di ricerca.

 euploos santarelli ferri

DALLO SCHEDARIO FERRI ALL'INVENTARIO DISEGNI PER AUTORI

L'inventario manoscritto di Ferri viene offerto alla consultazione degli studiosi per la prima volta online, congiunto a moderni sistemi informatizzati che consentono la ricerca tramite il nome dell'autore o il numero di inventario.

euploos andrea del sarto

Guidati dai collaboratori più esperti del progetto, gli studiosi possono giungere alla pubblicazione sul sito del frutto dei propri studi, non solo nella forma della scheda, ma anche tramite mostre virtuali. Anche in futuro il progetto Euploos continuerà ad accogliere e a pubblicare i risultati delle indagini condotte dai giovani studiosi che intenderanno collaborare.

progetto euploos mostre on line 

FOTO D'ARTE FIRENZE | Cristian Ceccanti per il progetto Euploos

Sempre nell'ambito del progetto finanziato da Intesa Sanpaolo, dal 2015 FOTO D'ARTE FIRENZE è lieta di poter collaborare a questo ambizioso progetto di digitalizzazione con l'incarico di provvedere alla riproduzione in altissima risoluzione delle opere presenti negli archivi del Gabinetto Disegni e Stampe.

Attraverso l'utilizzo della postazione fotografica creata ad hoc dotata del dorso digitale SINAR Multishot seguendo il preciso e dettagliato workflow di lavoro stabilito dal Gabinetto Disegni e Stampe in comune accordo con il KHI e la Scuola Normale Superiore di Pisa, avviene la digitalizzazione dei singoli disegni che possono presentarsi come fogli sciolti oppure montati in passepartout e/o inseriti in volumi.

Un lavoro che richiede una grande cura ed attenzione per l'estrema delicatezza ed importanza del materiale che di volta in volta viene movimentato dall'archivio e portato nella sala di ripresa e poi appoggiato sul tavolo della colonna di riproduzione.

Lo step successivo consiste nella postproduzione dei file così prodotti con la creazione del relativo profilo colore e con l'assegnazione dei rispettivi metadati quali il numero di inventario, la categoria di appartenenza del disegno, il copyright, dati indispensabili per l'inserimento nel database.

Terminata la fase di ripresa e la relativa postproduzione le immagini così realizzate passano all'addetto informatico che aggiorna costantemente il sito, pubblicando le nuove schede corredate dalle relative riproduzioni.

CON EUPLOOS TANTE LE OPPORTUNITA' OFFERTE AGLI STUDIOSI D'ARTE

In seguito a convenzioni stipulate con università straniere (Harvard University, Cambridge (MA) e italiane (Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Firenze), gli studenti hanno l'opportunità di svolgere periodi di stage presso il Gabinetto Disegni e Stampe e di collaborare al progetto Euploos, entrando direttamente in contatto con le opere d'arte e misurandosi con i problemi connessi alla catalogazione e allo studio di tali materiali.

L'instaurazione di uno stretto rapporto tra le esigenze legate alla formazione e alla ricerca e gli aspetti connessi alla catalogazione informatica e alla digitalizzazione ha portato, inoltre, all'elaborazione di studi specifici, che vengono presentati a convegni internazionali e workshop o danno luogo a mostre allestite presso gli spazi storici del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, confluendo in pubblicazioni a stampa.

UN PROGETTO GRANDIOSO SEMPRE IN CRESCITA

La realizzazione del catalogo informatico - che si intende estendere in futuro anche alle stampe - si presenta come un'impresa certamente impegnativa non solo per il numero cospicuo delle opere, ma anche per l loro qualità e la varietà degli artisti rappresentati. Il suo completamento costituirà un'eccezionale risorsa per gli studi storico artistici, sia nell'ottica dello sviluppo della ricerca, sia come proficua esperienza di crescita per gli studiosi.

Euploos permetterà agli Uffizi di allinearsi ai Musei mondiali di pari importanza che hanno già realizzato progetti analoghi, come il British Museum, il Louvre o il Metropolitan di New York per dar vita ad uno dei più grandi musei online del mondo consultabile gratuitamente da tutti gli appassionati d'arte e dagli studiosi. Ci auguriamo che il progetto si espanda sempre più, così come la conoscenza di opere inestimabili come queste.

COLLABORATORI PROGETTO EUPLOOS

DIRETTORE DELLE GALLERIE DEGLI UFFIZI - Eike D.Schmidt

IDEAZIONE e COORDINAMENTO - Marzia Faietti

STORICI DELL'ARTE - Roberta Aliventi, Laura Da Rin Bettina, Michele Grasso, Raimondo Sassi

FOTOGRAFI - Roberto Palermo, Cristian Ceccanti

SUPPORTO TECNICO - Paolo Rosa

INFORMATICI - Gianluca Ciccardi, Parallelo Informatica e Beni Culturali con Filippo Fineschi, Francesco Marsoni, Beatrice Giorgetti, Anna Sacco

COLLABORAZIONI

KUNSTHISTORISCHES INSTITUT IN FLORENCE - MAX-PLANCK-INSTITUT - Alessandro Nova, Gerhard Wolf, Costanza Caraffa, Jan Simane

SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA - Vincenzo Barone, Elisa Guidi, Umberto Parrini, Lucia Simonato

INTESA SANPAOLO - UNITA' BENI ARCHEOLOGICI E STORICO ARTISTICI - Michele Coppola, Silvia Foschi

COLLABORAZIONI SCIENTIFICHE - Mario Bevilacqua, Anchise Tempestini

Un particolare ringraziamento a Gianfranco Brunelli per il suo interessamento. Nella fase iniziale del progetto hanno svolto un ruolo decisivo Antonio Paolucci per la Soprintendenza, Howard Burns e Salvatore Settis per la Scuola Normale Superiore di Pisa.

Cataloghi e inventari online: la consultazione della collezione dei disegni è possibile tramite il seguente link PROGETTO EUPLOOS

INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SALA STUDIO DEL GABINETTO DISEGNI E STAMPE DELLA GALLERIA DEGLI UFFIZI

sala studio GDS Uffizi

La presentazione dei nuovi ambienti del Gabinetto Disegni e Stampe è avvenuta durante la conferenza stampa di lunedì 15 febbraio 2016 alle ore 11.30 nella Biblioteca Magliabechiana degli Uffizi.

Presenti Eike Schmidt (Direttore delle Gallerie degli Uffizi), Simonetta Brandolini d'Adda (presidente della Fondazione non profit Friends of Florence), Marzia Faietti (Direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi), Antonio Godoli (Direttore del Dipartimento architettura e allestimenti museografici della Galleria).

LA NUOVA SALA STUDIO PIU' AMBITA DEL MONDO

Si conclude così la risistemazione di un luogo unico nel suo genere, resa possibile grazie a vari anni di finanziamenti statali cui si è aggiunto il generoso sostegno della Fondazione non profit Friends of Florence attraverso il contributo del Peter Cundill Study Center.

inaugurazione nuova sala gabinetto disegni e stampe uffizi

Sono oltre mille gli studiosi da tutto il mondo che ogni anno consultano la sala studio. Da giugno 2016 troveranno una sala studio più ampia e dotata di tutte le tecnologie più all'avanguardia tali da consentire l'esame dei documenti nelle migliori condizioni di spazio, di luce e di sicurezza. 

250 metri quadrati con una fototeca e biblioteca, una sala di accoglienza e una sala di consultazione con 20 postazioni dove i ricercatori potranno accedere al Progetto "Fototeca Digitale" by Binergy di Marco Bisi, per la visualizzazione ed analisi delle opere in digitale.

Resta poi la Sala Edoardo Detti per le mostre. Gli ambienti si trovano al Piano Nobile dell'edificio vasariano.

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Progetto EUPLOOS | Gabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi - Via della Ninna 5 - FIRENZE | FOTO D'ARTE FIRENZE Cristian Ceccanti fotografo

Pubblicato in Fotografia per l'arte

"GRANDE GRANDISSIMO PARMIGIANINO"

Queste le parole usate nell'introduzione del volume dall'autore Alessandro Tosi, parole che come lui stesso afferma potrebbero funzionare per avviare il racconto dedicato a uno dei protagonisti della prima età moderna, annunciandone la straordinaria statura e autorevolezza.

E' proprio a Girolamo Francesco Maria Mazzola, detto il Parmigianino, maestro assoluto del Rinascimento italiano, simbolo della corrente manierista emiliana che è ispirata la monografia presentata dalla farmaceutica Menarini.

L'ARTE E LA BELLEZZA ITALIANA ACCOMPAGNANO DA SEMPRE MENARINI

L'azienda, che cura la tradizionale collana di volumi d'arte da oltre mezzo secolo, quest'anno con Pacini Editore ha rivolto la sua attenzione a questo pittore ed abile ritrattista dalle origini parmensi.

Il VOLUME D'ARTE MENARINI FA BRILLARE LE SALE DI CAPODIMONTE

La presentazione del volume è avvenuta presso il Museo di Capodimonte, mirabile museo di Napoli, città che nel lontano 1886 diede i natali al noto gruppo farmaceutico, e nella quale appunto Menarini ha deciso di tornare per omaggiare il suo amore per l'arte.

presentazione volume parmigianino menarini edizioni pacini

Barbano Dir. Il Mattino, Ennio Troiano Dir. Risorse umane Menarini, Pierluigi Leone de Castris, Alessandro Tosi autore | dal sito www.menariniblog.it | video della presentazione

"Il volume, anche grazie alle sue splendide foto e alla sua impeccabile veste editoriale, aiuterà senz'altro ad avvicinare il grande pubblico alla figura di Parmigianino" ha dichiarato il Prof. Pierluigi Leone de Castris, Professore ordinario di storia dell'arte moderna presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, e che si è occupato in passato del Parmigianino.

Coraggioso e amante delle sperimentazioni e delle composizioni non ortodosse, fu da tanti definito "un rinato Raffaello", in particolar modo dal Vasari che ne riconosceva l'estro.

Le tracce della sua arte sono ancora visibili a Parma, ma anche a Roma, Bologna e a Casalmaggiore dove scelse di essere sepolto quando morì nel 1540.

Ed è proprio da Parma, più precisamente dalla Chiesa di San Giovanni Evangelista, dalla Basilica di Santa Maria della Steccata e dalla Rocca San Vitale Fontanellato che deriva la testimonianza di FOTO D'ARTE FIRENZE che si è occupata della realizzazione dell'intera e complessa campagna fotografica agli affreschi di questo ammirato pittore.

Chiesa di San Giovanni Evangelista, Parma | © FOTO D'ARTE FIRENZE - Cristian Ceccanti

Basilica Santa Maria della Steccata, Parma | © FOTO D'ARTE FIRENZE - Cristian Ceccanti

Rocca San Vitale Fontanellato, Parma | © FOTO D'ARTE FIRENZE - Cristian Ceccanti

L'idea di presentare il volume a Napoli ha consentito di legare l'iniziativa allo straordinario nucleo di opere del pittore presenti nel Museo di Capodimonte, che ne rappresenta una sorta di efficace sintesi quasi monografica, dal ritratto di Galeazzo Sanvitale ai dipinti della maturità come la Sacra Famiglia con San Giovannino, il ritratto di giovane donna (Antea) fino al prezioso manierismo della Lucrezia romana.

volume menarini Parmigianino edizioni pacini museo capodimonte

Ennio Troiano dir. Risorse umane e Valeria Speroni Cardi Head of Corporate Press | dal sito www.menariniblog.it

"Con questa pubblicazione - ha concluso Lucia Aleotti, Presidente del Gruppo Menarini - abbiamo scoperto un artista straordinario che ha arricchito la nostra preziosa collana di volumi d'arte che abbiamo iniziato nel 1856 e che comprende da Leonardo da Vinci a Raffaello, da Bronzino a Tiziano, e altri ancora".


Campagna fotografica originale Cristian Ceccanti FOTO D'ARTE FIRENZE su concessione del Comune di Fontanellato, dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio e del Monastero e Chiesa di San Giovanni Evangelista di Parma

Pubblicato in Fotografia per l'arte

"Nel secondo volume di Fasto Privato. La Decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine era stata annunciata la conclusione di un ciclo di studi sulla conoscenza delle pitture a parete nelle storiche dimore private della città. Nell'avanzare delle ricerche, ci si è resi conto, tuttavia, che l'ampiezza del patrimonio storico-artistico ed architettonico del nostro comprensorio è tale che rimanevano fuori ancora ampi settori che i primi due volumi non erano riusciti ad integrare. Di qui la decisione di coprire gli aspetti ancora inespressi con questo terzo tomo, in modo da completare una sistematica ricognizione che dal fenomeno del "quadraturismo" ci conduce alle ampie composizioni di figura, di quartiere in quartiere, non mancando di curiosare nei dintorni prossimi al centro urbano."

Queste le parole di Umberto Tombari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, per la pubblicazione nel 2016 a cura di Edifir - Edizioni Firenze di questo terzo ed ultimo volume della serie.

fasto privato 3

Siamo grati di aver potuto contribuire con le nostre immagini alla realizzazione del corredo illustrativo che costituisce la parte preponderante della pubblicazione, accompagnato, in parallelo, da una puntuale e insieme distesa trattazione scientifica.

Ideato e coordinato dalla professoressa Mina Gregori, si avvale di originali contributi dei maggiori studiosi di storia dell'arte e delle decorazioni in età sei-settecentesca, passando al vaglio i singoli ambienti prodotti nel gusto dell'epoca delle maggiori residenze nobiliari fiorentine e toscane.

I testi sono di Marco Betti, Carlotta Brovadan, Lisa Leonelli, Patrizia Maccioni, Anna Laura Nencioni, Medardo Pellicciari e Mara Visonà.

Ringraziamenti

L'occasione ci è gradita per esprimere la nostra profonda gratitudine insieme alle curatrici, agli autori e all'Editore a coloro che hanno reso possibile le ricerche, consentendo l'accesso agli edifici e la realizzazione delle campagne fotografiche, e a coloro che hanno generosamente messo a disposizione le proprie conoscenze.

Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli

Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL), Camera del Lavoro di Firenze

Eton College e Browning Foundation

Hotel Palazzo Magnani Feroni

Inps, Direzione Regionale Toscana

Kunsthistorisches Institut in Florenz, Max-Plank-Institut

Liceo Statale Niccolò Machiavelli Firenze

Fattoria di Torre a Cona - Proprietà Rossi di Montelara

Studio Legale Ruggeri & Associati

Soleil International

Suami srl

Paola d'Afflitto, Angela Bartolini Baldelli, Carlo Bartolini Baldelli, Giovanna Bartolini Baldelli, Giovanni Battista Bartolini Baldelli, Principe Andrea Boncompagni Ludovisi, Emanuele Corti Grazzi, Silvana Coveri, Federica Di Paola, Leonardo Frescobaldi, Guidalberto Nidiaci, Marzia Piccolomini Clementini Adami, Maria Gaia Riario Sforza, Famiglia Romano, Marchesa Lisa Rosselli Del Turco Frescobaldi, Suor Maria Maddalena superiora delle Suore Carmelitane dell'Eremo di Triozzi, Guglielmo de Tomassi, Annabella Valentino, Federica Zolfanelli, Gilberto Zolfanelli

Nada Bacic, Sergio Balatri, Orazio Baldi, Rita Balleri, Chiara Bartolini, Sandro Bellesi, Silvia Benassai, Studio Ingegner Andrea Biagioni, Daniele Calosi, Elena Capolino, Costanza Caraffa, Maria Centonze, Cinzia Chiaramonti, Roberto Ciabattini, Beatrice Cifuentes-Sarmiento, Vittoria Citernesi Gondi, Livia Curioni, Antonella Fabiano, Laura Facchin, Ginevra Facchinetti Pulazzini, Romano Fiaschi, Giampaolo fioretto, Paola Galgani, Paola Gibbin, Tommaso Grassinesi, Giuliana Guidi, Carlotta Lenzi Iacomelli, rosa Macrì, Agostino di Maio, Alessandro Martini, Saverio Mecca, Silvia Meloni Trkulja, Maria Rosaria Montefusco, Simone Morandi, famiglia Moretti, Elisabetta Nannipieri, Neda Para, Francesca Parrini, Claudia Porrello, Gioia Romagnoli, Micaela Sambuco, Paolo Sardi, Piero Sarti, Gilda Tortora, Nicola Tufaro, Stefania Vasetti

FOTO D'ARTE FIRENZE desidera ringraziare per il lavoro di gruppo ben condotto la casa Editrice Edifir - Edizioni Firenze nelle figure del presidente Francesca Pacini e di Paola Acquarelli, Silvia Frassi e Elena Mariotti

Ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze nella figura del presidente Umberto Tombari, Carlo Sisi, Emanuele Barletti, Paola Petrosino

Fasto Privato vol.3 - Edifir


Cristian Ceccanti fotografo | Foto D'Arte Firenze con la preziosa collaborazione di Simone Baroncelli


Questo, nel dettaglio, l'elenco degli edifici nobiliari visitati durante la nostra campagna fotografica: Palazzo Ubaldino Peruzzi Borgo de Greci, Palazzo Magnani Feroni Suite Hotel Borgo San Frediano, Palazzo Bargagli Petrucci Tempi Piazza Maria Soprarno, Palazzo Rinuccini Istituto Macchiavelli, Palazzo Lecchesini Vegni UNIFI, Palazzo Peruzzi Bourbon del Monte sede CGIL, Palazzo Frescobaldi Santo Spirito, Palazzo Casa Guidi, Palazzo Rosselli del Turco, Palazzo Coveri, Palazzo Rinuccini Scuola Machiavelli, Poggio alla Scaglia Galluzzo, Palazzo Pazzi Quaratesi INPS via Proconsolo, Palazzo Franceschi Dragomanni Via Guicciardini, Palazzo Magnani Feroni, Palazzo Frescobaldi Livia Frescobaldi, Villa Torre a Cona, Convento Suore Triozzi villa Canigiani Scandicci, Villa Pasqui Impruneta, Palazzo Picchi via Pandolfini, Palazzo Magnani Ruggeri, Palazzo Marmorai, Castello Montozzi Pergine Valdarno, Casa d'Agliana, Villa Guicciardini Bartolini Baldelli, Villa Frescobaldi Sieci, Palazzo Balaccio d'Anghiari Bartolini Baldelli, Palazzo Mancini via de Benci, Villa di Terzano Bagno a Ripoli

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Pubblicato in Fotografia per l'arte

Montepulciano - Chiesa rinascimentale di San Biagio, restaurata la vetrata del 1500

tempio san biagio montepulciano

Tempio della Madonna di San Biagio, capolavoro di Antonio da Sangallo il Vecchio

Sarà presentato oggi sabato 24 settembre alle 18 il restauro della vetrata centrale della Chiesa rinascimentale di San Biagio. All'interno di quello che viene comunemente chiamato "Tempio", si alterneranno nella presentazione Giovanna Virde, che già in passato aveva condotto uno studio sulla vetrata raffigurante l'Immacolata Concezione, e il maestro Daniele Angellotto, che alla fine dello scorso anno, con cura e meticolosità, ha provveduto al restauro della prestigiosa opera sotto lo sguardo vigile e sempre attento di Laura Martini, funzionario della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo.

vetrata San Biagio Montepulciano

© Foto D'Arte Firenze

La vetrata, datata 1551 (quindi coeva al monumentale edificio poliziano), è opera di Michelangelo di Cipriano d'Urbano da Cortona, e riprende un famoso dipinto del Signorelli. Al restauro della preziosa opera, riportata al suo originario splendore cinquecentesco, ha contribuito in maniera determinante l'Associazione delle Fabbricerie d'Italia. Il tutto sotto l'attenzione delle Opere Ecclesiastiche Riunite, guidate dall'architetto Riccardo Pizzinelli che insieme al Consiglio di Amministrazione dell'Ente ha voluto dedicare questo intervento alla memoria del Consigliere Alfonso Amorosa, notaio apprezzato presso gli ambienti poliziani.

vetrata San Biagio Montepulciano

© Foto D'Arte Firenze

Alla presentazione sarà presente anche la comparsa della Contrada "Le Coste" in costumi d'epoca, che offrirà l'aperitivo nei locali della Canonica di San Biagio, subito dopo la presentazione. In occasione della serata, precisa il parroco don Domenico Zafarana, verrà consegnato un ricordo consistente in un'immagine della vetrata appena restaurata e una brochure con il testo che illustra il significato artistico e teologico della stessa.

Noi di Foto D'Arte Firenze siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione delle immagini che documentano questo eccezionale e delicato intervento di restauro che ha riportato al suo originario splendore un'opera veramente unica nel suo genere.

San Biagio vetrata

© Foto D'Arte Firenze

L'appuntamento è dunque per il pomeriggio di oggi, per poter ammirare, grazie all'effetto luminoso, quella che, insieme alle sfumature del travertino dorato dal tempo, è la testimone privilegiata di cinque secoli di storia dell'edificio rinascimentale apprezzato in tutto il mondo.


Cristian Ceccanti | Foto D'Arte Firenze @ Chiesa di San Biagio - Montepulciano (SI)


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Pubblicato in Eventi

Fra le molteplici campagne fotografiche che abbiamo condotto in questi anni, il recente incarico per la digitalizzazione dei Disegni di Architettura (grandi formati) conservati presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi (GDSU) merita senza dubbio una menzione particolare per tecnologie e procedure di lavoro adottate.

  GDSU n.inv.755 Architettura                                                              © Foto D'Arte Firenze

Il progetto, realizzato per conto della Humboldt-Universität zu Berlin Institut für Kunst-und-Bildgeschichte/CENSUS (con la quale prosegue per il quarto anno consecutivo la nostra collaborazione), ha avuto come finalità la creazione di copie digitali raster in scala 1:1 e in altissima risoluzione di pergamene, stampe e incisioni recanti disegni di architettura eseguiti da alcuni fra i più grandi architetti attivi fra il XV e il XVI secolo: 

- il Bramante, architetto e pittore tra i più influenti del Rinascimento, attivo prima a Milano e poi a Roma, dove progettò la Basilica di San Pietro, fu il principale interprete del passaggio al Classicismo Cinquecentesco, tanto da meritarsi la definizione di "inventor e luce della buona e vera Architettura";

- Giuliano da Sangallo, architetto, ingegnere e scultore, fra i migliori successori del Brunelleschi, fu l'architetto prediletto di Lorenzo il Magnifico, progettista di opere di riferimento nello studio delle linee dell'architettura rinascimentale, nonché innovatore nell'ambito dell'ingegneria militare;

Antonio da Sangallo il Giovane, architetto attivo nel Rinascimento e nel Manierismo, progettista di Palazzo Baldassini e di Palazzo Farnese a Roma, considerati modelli di riferimento per l'architettura dei palazzi signorili fino alle soglie del Seicento;

- Giovanni Battista da Sangallo, fratello minore del più famoso Antonio, per il quale si occupò di effettuare misurazioni e rilevamenti in numerosi progetti, pioniere di una tecnica di illustrazione dei progetti più tardi adottata dal circolo di Raffaello;

- Baldassarre Peruzzi, architetto, pittore, scenografo e ingegnere militare, considerato dai suoi contemporanei, fra i quali VasariPalladio, uno dei maggiori artisti del XVI secolo, capace di incidere sullo sviluppo delle arti in moltissimi settori;

- Giovanni Sallustio Peruzzi, figlio di Baldassarre, attivo a Roma, dove progettò l'entrata nobile di Castel Sant'Angelo e diresse i lavori di costruzione del Ghetto Ebraico, prima di trasferirsi a Vienna, dove lavorò come ingegnere ed architetto per l'Imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano II d'Asburgo

Per ciascuno dei disegni da riprodurre, abbiamo curato sia la fase di acquisizione che quella di post-produzione, operando in conformità alle specifiche illustrate dettagliatamente nei "Quaderni di studio 04 - Digitalizzazione di beni artistici e documentari" (vedi allegato), volte a garantire una qualità aderente agli attuali standard internazionali per la riproduzione fedele ed accurata di opere d'arte.


La natura delle opere da riprodurre e la necessità di rispettare i suddetti standard qualitativi hanno pertanto richiesto l'impiego di un sistema di acquisizione (sorgente di luce, apparato di ripresa e strumenti di Color Management) tecnologicamente all'avanguardia, con caratteristiche prestazionali in grado di restituire, con la massima fedeltà cromatica, immagini con una densità di campionamento di 300ppi.

Per illuminare il set di ripresa abbiamo utilizzato lampade a luce giornoconosciuta anche come luce HMI, considerata la più adatta per le riprese digitali. Rispetto alla luce al tungsteno, infatti, la luce giorno presenta diversi vantaggi, sia in termini di resa luminosa che di resa cromatica: è priva di "sfarfallio", elemento che crea non pochi problemi all'immagine digitale, garantisce 2 stop di luce in più ed essendo perfettamente calibrata a 5000/6000°K consente di ottenere immagini più "pulite" ed istogrammi con una resa più corposa in tutto lo spettro cromatico, aspetto che la rende praticamente indispensabile quando si vuole ottenere la massima fedeltà dei colori nelle immagini.


Per l'apparato di ripresa ci siamo affidati alla qualità della Hasselblad H3DII-39MS, che, unendo i vantaggi della tecnologia multishot alle funzionalità della H3DII-39 combinate con le ottiche Carl Zeissrappresenta il massimo in termini di flessibilità, offrendo immagini estremamente dettagliate e prive di interferenza. Il suo sensore Kodak da 39 Mpx di 36 x 48 mm (due volte le dimensioni fisiche dei più grandi sensori DSLR da 35 mm), ci ha permesso di riprodurre, in un unico fotogramma, opere della dimensione massima di circa 60 x 45 cm a 300ppi, conformemente al calcolo matematico illustrato di seguito:

 

Per opere di dimensioni maggiori, quindi, è stato necessario aggiungere un ulteriore step al flusso di lavoro, fotografando separatamente porzioni di documento della dimensione massima di 60 x 45 cm e ricomponendo poi i singoli fotogrammi in un'unica immagine tramite mosaicatura (photo stitching).


Per garantire la corretta consistenza cromatica delle immagini acquisite nel loro passaggio attraverso diversi dispositivi di visualizzazione, abbiamo quindi sottoposto le immagini ad un'analisi di corrispondenza colorimetrica attraverso tabelle di colore standard, lavorando su monitor opportunamente calibrati e profilati.


Il processo di elaborazione, eseguito sfruttando la potenza di calcolo di piattaforme Apple, ha prodotto immagini digitali con una media di 10000 pixel di lato lungo (per arrivare in alcuni casi alle ragguardevoli dimensioni di 23000 x 8200px), ed un peso medio dell'ordine di 1GB a 16bit colore, salvate in formato TIFF non compresso  e accompagnate ciascuna da una serie di file guida XML contenenti i metadati necessari per l'archiviazione e la consultazione dell'archivio digitale.

 

A sinistra, copia digitale GDSU n.inv. 6730A di dimensioni 5374x10798 pixel e peso 332MB. A destra, dettaglio in scala 1:1 dell'immagine

Campagne fotografiche come quella descritta sono emblematiche nel mostrare come la Fotografia d'Arte sia un mestiere altamente impegnativo e specializzato, che richiede spesso un approccio "scientifico", una solida preparazione tecnica ed una consolidata esperienza a contatto con le opere. Per questo desideriamo rivolgere un sentito ringraziamento nei confronti del Census di Berlino e del GDSU per averci assegnato un incarico così gratificante ed averci messo nelle condizioni ideali per portarlo a termine nel migliore dei modi, augurandoci, per il futuro, di poter di nuovo collaborare con questi importanti Istituti in progetti altrettanto prestigiosi.

 


Cristian Ceccanti fotografo | Foto D'Arte Firenze @ Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi 


 

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Pubblicato in Fotografia per l'arte
Venerdì, 12 Settembre 2014 15:35

La nuova fragranza Giardini del Granduca

Promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze

© Foto D'Arte Firenze

GIARDINI DEL GRANDUCA

A poco più di un anno - il 23 maggio 2013 - dalla proclamazione, da parte dell'Unesco, delle Ville e dei giardini medicei toscani quali Patrimonio dell'Umanità, per celebrare un così importante riconoscimento al valore di questi monumenti storici, e alla loro gestione e mantenimento, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze ha promosso la creazione di una fragranza denominata Giardini del Granduca che verrà messa in vendita nei negozi museali del Polo fiorentino dal prossimo 2 agosto 2014.

"Attraverso questo profumo, composto sapientemente con note ispirate alla coltivata natura dei giardini storici di Firenze e Toscana, si entra in contatto diretto con la memoria della dinastia dei Medici e soprattutto con il loro magnifico lascito nel campo dell'arte dei giardini, che impreziosisce Firenze e la Toscana con il sistema delle Ville Medicee" (Cristina Acidini, Soprintendente).

Ben cinque di questi siti sono musei all'aperto diretti dalla Soprintendenza: il Giardino di Boboli, il Giardino di Castello, le Ville e i Giardini di Poggio a Caiano, la Petraia e Cerreto Guidi (gli altri sono la Villa di Poggio Imperiale e il Giardino di Pratolino, la Villa di Cafaggiolo a Barberino di Mugello, la Villa Il Trebbio a San Piero a Sieve, la Villa di Careggi, la Villa Medici di Fiesole, il Palazzo di Seravezza a Lucca, Villa La Magia a Quarrata, la Villa di Artimino a Carmignano). Nei giardini già granducali, ancora oggi esperti, tecnici e ditte specializzate curano alberi secolari e piante fiorite: agrumi, camelie, rose, peonie, per ricordarne solo alcune specie.

I componenti della famiglia Medici, in varia misura, riservarono passione e conoscenza alle arti e al collezionismo, ma anche alla botanica, alle erbe officinali, agli orti con coltivazioni di spezie e fiori orientali. I loro bellissimi giardini all'italiana, con fontane e statue di grandi scultori e architetti, furono anche luoghi di studio, ricerca e sperimentazione: tutte attività protoscientifiche in nome delle quali furono fondati gli Orti di Pisa e di Firenze a metà del Cinquecento.

Per creare questo profumo, precisamente un eau de toilette, è stato approfondito lo studio delle piante storiche apprezzate e collezionate dai Medici fin dal Cinquecento, tra le quali predominano gli agrumi dalle forti componenti aromatiche. La "piramide olfattiva" infatti prende forma dalle note di limone e arancio amaro, e comprende l'olio essenziale di petali di rose (per portare alla memoria la collezione di rose antiche) e fiori di pesco (per evocare l'orto urbano, origine del giardino), e infine l'essenza di cannella, che ci ricorda l'interesse di Cosimo I per le piante medicamentose e le spezie. L'evoluzione degli accordi olfattivi propone poi i legni preziosi - cipresso e cedro del Libano - esaltati su una base di ambra e muschi.

© Foto D'Arte Firenze

Il nome scelto per la fragranza s'ispira a una dizione presente negli antichi documenti, firmati dal "Soprintendente de' giardini del Granduca". Benché suggestiva, tale dizione non risulta esser stata usata finora per luoghi o prodotti contemporanei. Essa si adatta a tutti i giardini medicei della Regione Toscana, chiunque ne sia il proprietario; e al tempo stesso apre prospettive su una linea dedicata di prodotti, che potrebbe svilupparsi prendendo spunto dalle infinite suggestioni di questi viventi universi d'arte e di natura.

Sillabe, produttore del profumo, sotto la consulenza storico olfattiva di Simonetta Giurlani Pardini, ci invita quindi ad aggiungere un ulteriore "senso" alla percezione e alla fruizione dell'arte con una fragranza che, come "guida olfattiva", richiama le antiche memorie medicee.

Caratteristiche tecniche

Nota di testa: Cannella, Petali di Rosa, Fior di Pesco, Limone, Arancio Amaro

Note di cuore: Legno di Cedro, Legno di Cipresso

Note di base: Muschi, Ambra

 

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Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze | Love and Passion, Art and Photography

Pubblicato in Fotografia per l'arte

A pochi chilometri da Terni, in un'area ricca di storia e di bellezze naturali, sorge l'antico borgo medievale di Amelia. Inserito perfettamente nel contesto fiabesco delle verdissime colline umbre, fra possenti mura poligonali che nemmeno Federico Barbarossa riuscì a violare, questo luogo offre ai visitatori l'esperienza di un viaggio nel tempo. 

Dal 7 giugno al 6 settembre, chiunque desideri compiere questo viaggio avrà un motivo in più per farlo. In occasione del 500° anniversario della sua costruzione, infatti, Palazzo Farrattini, autentico manifesto di bellezza rinascimentale ad Amelia, farà da scenario ad una mostra e ad una serie di eventi volti a riscoprire il valore storico ed architettonico di questo edificio.

Realizzato su disegno dell'architetto Antonio da Sangallo il Giovane, su commissione del vescovo Bartolomeo II Farrattini, Prefetto della Basilica di San Pietro, il palazzo fu salutato fin da subito come un capolavoro dai contemporanei, tanto che anche il Vasari ne parla nel suo celebre trattato "Le Vite". Oggi è utilizzato come Residenza d'Epoca, mantenendo intatto il suo fascino, grazie ai suoi pavimenti originali, agli affreschi ed ai suoi magnifici soffitti a cassettoni.

Per l'intera durata delle celebrazioni del cinquecentenario, il palazzo rimarrà aperto al pubblico con visite guidate e percorsi a tema allestiti nei suoi suggestivi saloni. Nell'atrio, un'esposizione di manifesti, ordinanze e quotidiani su Amelia, provenienti dall'archivio privato del palazzo, racconteranno la quotidianità della società amerina. Nel sontuoso Salone del Sangallo, attraverso una raccolta di ritratti, di alberi genealogici dei vari rami della famiglia, riuniti insieme per la prima volta, e di documenti provenienti dall'Archivio di Stato di Terni, verrà ricostruita la storia dei Farrattini e dell'edificio. Spazio anche al racconto della genesi dell'opera, con l'esposizione di tesi di laurea e ricerche sul progetto originale (oggi conservato negli archivi degli Uffizi a Firenze) e sulle diverse fasi di costruzione.


© Foto D'Arte Firenze

Noi di Foto D'Arte Firenze, con le nostre immagini, abbiamo contribuito ad illustrare la pubblicazione del catalogo del Palazzo che accompagna questa importante ricorrenza. Un ringraziamento speciale lo rivolgiamo ad Ettore Farrattini per l'invito all'inaugurazione della mostra, ma soprattutto per l'accoglienza e la disponibilità mostrate durante il nostro lavoro e per la straordinaria opportunità che ci ha permesso di approfondire la conoscenza di un luogo meraviglioso, testimonianza architettonica fra le più rappresentative del Rinascimento.

Una selezione di immagini realizzate per la pubblicazione

 

© Foto D'Arte Firenze

A seguire, i link al sito ufficiale del Palazzo e alla pagina con il programma completo della celebrazione:

Palazzo Farrattini

Cinquecento anni di Palazzo Farrattini

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Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Palazzo Farrattini, Via Farrattini 52, Amelia (TR)
Pubblicato in Eventi

Se oggi Firenze può esibire molti dei capolavori artistici che hanno contribuito a renderla celebre in tutto il mondo, il merito è della determinazione e della lungimiranza politica di una donna, Anna Maria Luisa de' Medici. Fu lei, infatti, ultima discendente del ramo granducale mediceo, a fare in modo che l'immenso patrimonio artistico e librario accumulato nei secoli dalla sua famiglia rimanesse a Firenze dopo la morte del fratello Gian Gastone, ultimo erede della dinastia. 

Figlia terzogenita del Granduca Cosimo III e della Principessa Margherita Luisa d'Orléans, Anna Maria divenne Elettrice Palatina in seguito alle nozze con Johann Wilhelm von Pfalz Neuburg, Principe Elettore del Palatinato. Rimasta vedova, fece ritorno a Firenze, dove nel 1737, anno della morte del fratello, stipulò coi Lorena il famoso "Patto di famiglia", col quale il potente casato si impegnava ad esercitare il suo diritto ereditario sul Granducato di Toscana garantendo però la permanenza delle opere d'arte dei Medici nella loro città e nel loro Stato.

A 270 anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 1743, Firenze ha voluto rendere un doveroso omaggio a questa donna e al suo amore per la città con una mostra dal titolo "Arte e Politica. L'Elettrice Palatina e l'ultima stagione della committenza medicea in San Lorenzo", che ne ripercorre le fasi cruciali della vita, con particolare attenzione agli anni del suo impegno per l'arte e per la politica fiorentine, che le valsero l'appellativo di "Principessa Saggia".

La mostra, allestita presso il Museo delle Cappelle Medicee e inaugurata l'8 aprile 2014, si articola in 5 sezioni, presentando al pubblico anche le rarità emerse da nuove ricerche e i risultati dei recenti interventi di risanamento della sepoltura e di restauro di parte dell'importante corredo funebre della Principessa. Si parte da L’infanzia e gli anni giovanili al Poggio Imperiale per poi passare a La giovinezza e il matrimonio, dove spicca la celebre "Allegoria degli Elettori palatini come protettori delle Arti", di Bartolomeo Van Douven; quindi Il rientro a Firenze e l’impegno per la chiesa di famiglia, nucleo centrale dell'esposizione e infine La morte, con incisioni e pubblicazioni dell’epoca ed oggetti rinvenuti nella tomba, fra i quali due medaglie d’oro, due monete e la targa dedicatoria, mai esposti in pubblico prima d'ora.

Con la sua campagna fotografica, Foto D'Arte Firenze ha contribuito ad illustrare il catalogo della mostra, edito da Sillabe e curato da Monica Bietti, curatrice anche dell'esposizione. Per noi un incarico prestigioso ed un'esperienza densa di significato, che valorizza il nostro impegno al servizio dell'arte fiorentina attraverso la celebrazione di una personalità a cui Firenze sarà sempre riconoscente.

A seguire, alcuni link a pagine con aneddoti storici e informazioni sull'evento e il video di RepubblicaTV. In allegato, un estratto del catalogo tratto dal sito di Sillabe Editore.

Polo Museale Fiorentino | Mostre - Arte e Politica. L'Elettrice Palatina e l'ultima stagione della committenza medicea in San Lorenzo

La Nazione Firenze | Cultura - Una mostra in onore dell'Elettrice Palatina

Arte e Arti Megazine | La Principessa Saggia. L'Elettrice Palatina e il Patto di famiglia 


Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze 
Pubblicato in Eventi

Importante iniziativa didattica quella ideata da due insegnanti di Storia dell'Arte del Liceo "Leonardo Da Vinci" di Firenze, Lucia Betti e Antonella Borgognoni, col patrocinio delle Soprintendenze (Polo Museale e Territorio), dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dell'Osservatorio dei Mestieri d'Arte (OMA) dell’Ente Cassa e della Parrocchia di S. Felice in Piazza: cento ragazzi delle classi terze e quarte, guidati da professionisti del settore, hanno potuto apprendere le prime nozioni dell'arte del restauro pittorico.

Il progetto è stato presentato il 5 marzo 2012 all'Auditorium dell'Ente Cassa, alla presenza del direttore Renato Gordini, del Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure Marco Ciatti, della Soprintendente per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici per Firenze, Pistoia e Prato Alessandra Marino, del Dirigente scolastico del Liceo "da Vinci" Donatella Frilli e si è svolto nell'arco di sei lezioni-laboratorio. 


© Foto D'Arte Firenze

Gli studenti, suddivisi in gruppi, sotto la guida dei restauratori Sabrina Cassi e Gianmaria Scenini assistiti dal chimico Umberto Mazza di Phase Restauro S.r.l., ditta che ha fornito i prodotti per l'intervento, hanno lavorato su quattro antiche tele: "San Giorgio e il drago", di autore ignoto del XIX secolo, proveniente dal Convento dell’Abbazia di Vallombrosa, "La Deposizione nel sepolcro", di scuola toscana del XVII secolo, di proprietà dell'Ente Cassa, "Ufficiale", di autore ignoto del XIX secolo, dalla Casa parrocchiale di San Felice in Piazza a Firenze e "La Maddalena", della scuola settecentesca di Guido Reni, proveniente dai Depositi degli Uffizi. Quest'ultimo dipinto, dopo il restauro, è approdato addirittura nello Studio della Presidenza della Camera dei Deputati.

© Foto D'arte Firenze

Noi di Foto D'Arte Firenze abbiamo avuto il piacere di partecipare all'iniziativa in qualità di docenti, curando la campagna fotografica di documentazione degli interventi di restauro. Nell'arco dei vari incontri, abbiamo introdotto gli allievi all'utilizzo della fotografia come strumento di indagine diagnostica nell'ambito della Conservazione dei Beni Culturali, così come vuole il protocollo della Soprintendenza, soffermandoci in maniera particolare sull'importanza del lavoro di documentazione visiva a supporto dell'attività del restauratore. E' stata per noi un'esperienza estremamente coinvolgente e stimolante sostenuta dall'entusiasmo e dalla curiosità dei giovanii studenti ai quali ci auguriamo di aver offerto spunti utili alla loro futura formazione.

Alcuni scatti di backstage

 

© Foto D'Arte Firenze

Di seguito, alcuni link a pagine che parlano dell'iniziativa:

Osservatorio dei Mestieri d'Arte | Eventi e News - Al via il progetto "Restauro in diretta": 100 studenti "recuperano" quattro antichi dipinti

Osservatorio dei Mestieri d'Arte | Eventi - Il progetto "Restauro in diretta" approda alla Presidenza della Camera

Ente Cassa di Risparmio di Firenze | Blog - Progetto "Restauro in diretta": sei lezioni laboratorio su tele messe a disposizione da Soprintendenze, Ente Cassa di Risparmio, Parrocchia di San Felice

La Nazione Firenze | Cronaca - Progetto "Restauro in diretta". Cento studenti al lavoro coadiuvati da restauratori ed assistenti


Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Progetto Scuola 'Restauro in diretta'
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