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Cristian

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cristian.ceccanti@fotodartefirenze.it

Firenze, Museo degli Argenti di Palazzo Pitti | 25 marzo - 27 giugno 2010

Il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti dedica una mostra ad un particolare aspetto dell'arte, il collezionismo di gemme antiche e moderne nel corso dei secoli e lo fa illustrando la prestigiosa raccolta dei Medici, con oltre centosettanta opere esposte che testimoniano quanto questi piccoli, ma pregevoli oggetti interagissero con le così dette arti maggiori.

Messe a dialogare con le opere d'arte le gemme del Rinascimento rivelano quanta forza ispiratrice si sprigionasse da quei minuscoli capolavori, grazie alla maestria degli artefici in grado di competere con gl'intagliatori dell'antichità imperiale, all'arcano potere simbolico dei soggetti, alle virtù magiche delle pietre.

Il collezionismo di gemme costituì uno degli aspetti più affascinanti del processo di riscoperta dell'antico che caratterizzò il Rinascimento. A partire dalla prima metà del XV cammei e intagli furono ricercati con fervore da pontefici, principi e cardinali, scatenando in alcuni casi aspri conflitti tra estimatori, pronti a spendere cifre molto elevate pur di aggiudicarsi il pezzo desiderato.

La mostra apre Firenze 2010 Un anno ad arte (www.unannoadarte.it), l'ambizioso e articolato progetto espositivo dei Musei Statali Fiorentini promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciali per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, il Museo degli Argenti, Firenze Musei e l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Foto D'Arte Firenze è onorata di aver contribuito con le proprie immagini alla realizzazione del catalogo che accompagna la mostra edito da Sillabe.

Il volume, curato da Ornella Casazza, direttrice del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti e Riccardo Gennaioli, storico dell'arte, ha l'intento di far conoscere al grande pubblico un collezionismo particolare e specialistico come quello della glittica. 

Visita il sito web del MIBAC (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) che presenta la mostra.

Milano, Pinacoteca di Brera sala XIV.

Il monumentale gesso di Napoleone in veste di Marte Pacificatore di Antonio Canova, dopo duecento anni, torna in uno dei saloni della Pinacoteca. Il gesso infatti era stato collocato in una delle sale della nuova grande galleria ricavata nel vano superiore della chiesa soppressa di Santa Maria di Brera a ricordo del grande patrocinatore della Pinacoteca.

Alto più di tre metri e pesante quasi due tonnellate, al grande calco in gesso era capitato lo stesso sfortunato destino di tanti monumenti e immagini dell'Imperatore e Re d'Italia dopo la battaglia di Waterloo: alcuni furono distrutti, altri danneggiati, altri ancora rimossi e custoditi in luoghi appartati affinché non fossero esposti alla pubblica vista.

Rimosso dai Saloni Napoleonici già nel 1814, il grande gesso è stato affidato nel novembre del 2008 alle cure di Daniele Angellotto di Firenze.

Il restauro ha restituito al gesso il suo originale valore, recuperandone la qualità, la definizione dei particolari e delle rifiniture che ne fanno un'opera unica, quale era nelle intenzioni dello stesso Canova che dedicava ai gessi le stesse cure e attenzioni riservate alle sculture in marmo.

Foto D'Arte Firenze è entusiasta di aver potuto seguire tutte le fasi del delicato intervento di restauro realizzando una meticolosa ed esaustiva documentazione fotografica confluita nella pubblicazione del volume edito da Electa a cura di Matteo Ceriana.

Il sito web Beni Culturali che presenta l'evento e quello di Electa.

Alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti dal 17 maggio all'11 settembre 2011.

La mostra si collega alle iniziative per i 150 anni dell'unità d'Italia, focalizzandosi su un tema specifico, fiorentino e internazionale al tempo stesso: quello del nuovo percorso apertosi dopo il 1861 per la brillante manifattura artistica, che per tre secoli era fiorita all'ombra della corte granducale di Toscana, diventando celebre in tutta Europa per le sue inimitabili creazioni in pietre dure.

Fu con l'avvento del Regno d'Italia che l'antica Galleria dei Lavori, di fondazione medicea, dovette modificare il suo status di laboratorio al servizio esclusivo della corte, per aprirsi al mercato e offrire le sue sempre eccellenti creazioni a una clientela privata, fra la quale non mancarono committenti regali, come lo zar di Russia e Ludwig II di Baviera.

Dopo una sezione introduttiva, che riunisce un florilegio di creazioni medicee e lorenesi, di premessa allo stile dei lavori ottocenteschi, la mostra presenta la produzione del periodo post-unitario, che continuò a distinguersi per preziosità di materiali e magistero tecnico, patrimonio irrinunciabile dell'antico "commesso" fiorentino. 

Pannelli parietali, tavoli, cofanetti, sculture in pietre dure e oggetti d'arredo affascinano per lo splendore pittorico delle pietre dure, come per le ricercate invenzioni decorative. In più casi esorbitanti, per importanza e costi, a fronte delle esigenze e disponibilità di una clientela borghese.

Foto D'Arte Firenze è grata di aver fornito le immagini dei manufatti per la realizzazione dello splendido catalogo che accompagna la mostra curato da Annamaria Giusti ed edito da Sillabe.

Visita il sito web Beni Culturali - MIBAC che presenta la mostra.

Anche il Giornale dell'Arte parla dell'evento.

Il Soprintendente Cristina Acidini introduce alla mostra "Dagli splendori di corte al lusso borghese. L'Opificio delle Pietre Dure nell'Italia unita".

Museo delle Cappelle Medicee, 25 marzo | 6 ottobre 2013.

Il Museo delle Cappelle Medicee celebrerà la figura di Leone X, primo papa di Casa Medici, a cinquecento anni dall'elezione al soglio pontificio.

Dall'angolo visuale fiorentino, la mostra seguirà la vita di Giovanni, figlio secondogenito di Lorenzo il Magnifico, dalla nascita a Firenze nel 1475 fino al 9 marzo 1513, quando venne eletto papa, e al suo breve ritorno in patria nel 1515.

Promotori dell'esposizione - frutto di un'ideazione di Cristina Acidini e Monica Bietti - il Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per il Polo Museale della città di Firenze, il Museo delle Cappelle Medicee, Firenze Musei con l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Il progetto scientifico è di Nicoletta Baldini, che ha curato con Monica Bietti, Direttrice del Museo delle Cappelle Medicee, anche il catalogo della mostra, edito da Sillabe.

Foto D'Arte Firenze è onorata di aver realizzato le immagini delle opere esposte contribuendo così alla pubblicazione del catalogo che accompagna la mostra.

Visita il sito della mostra PAPA LEONE X www.unannoadarte.it

Visita il sito del Polo Museale Fiorentino.

Introduzione del Soprintendente Cristina Acidini alla mostra "Nello splendore mediceo. Papa Leone X e Firenze".

Galleria Palatina e Galleria d'Arte Moderna, Palazzo Pitti | dal 10 marzo al 21 giugno 2009

Pietro Benvenuti (Arezzo 1769 - Firenze 1844) è il massimo protagonista dell'arte toscana negli anni che segnano il passaggio dal neoclassicismo al romanticismo. Allievo dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze, completa la formazione a Roma.

Elisa Baciocchi (che dal fratello Napoleone Bonaparte ricevette il principato di Lucca e Piombino, poi il governo dell'intera Toscana) nomina Benvenuti pittore di corte e nel 1807 lo chiama a dirigere l'Accademia di Firenze, carica mantenuta fino alla morte.

Alla parentesi napoleonica risalgono alcune monumentali composizioni (La morte di Priamo, il giuramento dei Sassoni, Elisa e gli artisti), che preludono alle grandi imprese decorative previste per l'ammodernamento di Palazzo Pitti, in particolare la Sala di Ercole (nell'ala oggi della Galleria Palatina) terminata durante la Restaurazione.

Benvenuti è anche uno straordinario ritrattista. In Toscana rappresenta lo stile affermatosi in ambito mitteleuropeo, sia nella messa a fuoco del carattere dei personaggi, sia nell'ambientazione. La sua vocazione classicistica si esprime compiutamente nella composizione di temi mitologici, che il pittore prepara con mirabili disegni, aventi spesso valore di opera autonoma. Leopoldo II di Lorena gli affida l'incarico di completare le decorazioni della cupola della Cappella dei Principi nella chiesa di San Lorenzo.

La mostra illustra dunque la storia artistica di Benvenuti, ne espone le opere più significative e le mette a confronto con quelle dei suoi primi maestri e degli artisti italiani e stranieri incontrati a Roma nella eccentrica e sperimentale Accademia dei Pensieri.

Foto D'Arte Firenze è orgogliosa di aver realizzato le immagini per il catalogo a corredo della mostra edito da Sillabe e curato da Carlo Sisi e Liletta Fornasari.

Visita il sito web Beni Culturali che presenta la mostra.

Patriarcato di Costantinopoli | Chiesa Ortodossa Russa della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo e San Nicola | Firenze

Costruita tra il 1899 e il 1903, la chiesa della Natività di Cristo di Firenze è il primo edificio religioso russo sul territorio italiano. 

Ciò è stato possibile grazie agli sforzi del parroco p.Vladimir Levickij, ai doni di alcuni parrocchiani, della famiglia Demidoff e dello stesso imperatore Nicola II.

Malgrado la sua giovane età, grazie alla sua particolare vicenda storica, la chiesa conserva alcune preziose testimonianze di eventi risalenti agli ultimi secoli della storia russa. Russa non certo in senso etnico ma piuttosto nazionale o meglio di civiltà.

La chiesa è un esempio unico di collaborazione tra artisti e artigiani russi e italiani. Se le pitture murali e le icone che adornano l'interno della chiesa sono state dipinte da artisti russi, i lavori murari, gli intagli delle iconostasi, i mosaici e le decorazioni in maiolica sono opera di maestranze italiane.

La Chiesa Ortodossa Russa è un monumento storico, sottoposto alla tutela della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico e Artistico della città di Firenze; ad essa compete l'Alta Sorveglianza e la Direzione Artistica dei lavori di restauro conservativo del complesso architettonico.

Da più di dieci anni, sono in corso di esecuzione, importanti lavori di restauro conservativo, resisi necessari per l'avanzato stato di degrado generale della chiesa. Lavori eseguiti grazie alle donazioni dei fedeli ortodossi e ai contributi, a più riprese, dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

chiesa russa di firenze

Quest'anno, per permettere alla chiesa di tornare al suo antico splendore, stante la costruzione dei ponteggi per i lavori ai tetti, è stato dato corso ai lavori di restauro lapideo dei paramenti murari in pietra serena riccamente ornati e modanati con fasce ceramiche parimenti preziose, opera del Cantagalli.

A fianco delle due esperte restauratrici Shirin Afra e Marta Pellegrini (Opificio delle Pietre Dure di Firenze), Foto D'Arte Firenze ha appena concluso la campagna fotografica per la documentazione di questo impegnativo intervento di recupero.

Le riprese fotografiche sono state eseguite "in quota", superando tutte le difficoltà derivanti dall'instabilità di un ponteggio molto alto e le difficili condizioni per una corretta illuminazione.

Vi presentiamo alcune immagini che testimoniano gli eccellenti risultati raggiunti

PRIMA DEL RESTAURO - 01

chiesa russa 

 

DOPO IL RESTAURO - 01

chiesa russa a firenze

 

PRIMA DEL RESTAURO - 02

chiesa russa

 

 DOPO IL RESTAURO - 02

firenze

 

PRIMA DEL RESTAURO - 03

prima_restauro 

DOPO IL RESTAURO - 03

dopo_restauro

 

Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Chiesa Ortodossa Russa di Firenze, via Leone X

La galleria con alcune immagini delle maioliche restaurate

GALLERIE DELL'ACCADEMIA dal 19 aprile al 19 agosto 2012 (prorogata fino al 2 dicembre 2012)

Alle Gallerie dell'Accademia sono esposti per la prima volta, dopo un accurato restauro che ne ha evidenziato le qualità artistiche, cinque bozzetti in terracotta di Antonio Canova, i Lottatori, la Pietà, Apollo e due della tomba di Tiziano.

Foto D'Arte Firenze è orgogliosa di aver realizzato le immagini che documentano il delicato intervento di restauro sui bozzetti del Canova condotto da Daniele Angellotto ed utilizzate per l'allestimento della mostra.

Alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro è esposto il bozzetto preparatorio di Andrea Brustolon per la pala lignea della chiesa di San Pietro a Belluno raffigurante La morte di San Francesco Saverio, affiancato da una piccola ma significativa selezione di "prove d'artista" preparatorie per capolavori veneziani realizzati dallo stesso scultore.

Visita il sito Eventi, Novità e Mostre del Polo Museale di Venezia.

Quattro lotti di interventi del valore complessivo di oltre 4 milioni di euro.

Oltre 4 milioni di euro per il restauro del Teatro della Pergola. E' stata approvata dalla giunta comunale la delibera con i progetti definitivi che partiranno il prossimo giugno 2013. 

Tra gli interventi previsti la manutenzione straordinaria del tetto, il restauro dell'antica torre scenica e degli affreschi delle Sale Oro e delle Colonne e dell'atrio principale, la riapertura del corridoio di passaggio fra il Teatro e la Nuova Biblioteca, il miglioramento del percorso museale e interventi vari di adeguamento degli impianti elettrici per garantire l'agibilità del complesso.

Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Teatro della Pergola

Foto D'Arte Firenze al fianco del Teatro della Pergola per la realizzazione dell'intera documentazione fotografica dei lavori di restauro.

Un importante incarico commissionato dal teatro storico di Firenze ed uno dei più antichi e ricchi di storia di tutta Italia. La conclusione dei lavori è prevista per il 2015.

Teatro della Pergola di Firenze

L'articolazione temporale negli anni delle diverse opere è stata elaborata in stretta collaborazione con la Fondazione Teatrale al fine di consentire l'attuazione graduale dei processo di adeguamento senza interferire con la continuità della programmazione culturale.

I vari interventi sono finanziati con contributi regionali destinati alla creazione di un sistema di teatri cittadini, di prosa e musica da camera, rispetto ai quali il Teatro della Pergola rappresenta, per tradizione e qualità, l'esempio più significativo.

LE ORIGINI DEL TEATRO

Costruito tra il 1652 e il 1656 dall'Accademia degli Immobili, uno dei tanti gruppi di nobili che a Firenze si occupavano di coltivare le arti, la Pergola è il primo teatro all'italiana, ovvero con i palchi a circondare la platea. Nato come teatro di corte per le rappresentazioni di drammi musicali, viene aperto per la prima volta al pubblico pagante nel 1718.

Ospita le principali opere dei grandi del tempo, da Vivaldi a Meyerbeer, e grandi feste da ballo per le quali diviene presto famoso. 

Piano piano attorno alla sala cresce un numero di altri spazi che costituiscono la Città del teatro, dove avvengono vita e commerci e dove i lavoratori si fermano anche a dormire.

Nella prima metà dell'Ottocento la Pergola è il tempio del melodramma classico italiano, il teatro di Bellini, Donizetti e Verdi. Alla fine del secolo comincia la trasformazione in palcoscenico di prosa, grazie anche alla presenza di un'attrice come Eleonora Duse.

Nel 1942 gli Immobili cedono la Pergola allo Stato italiano che la gestisce attraverso l'Ente Teatrale Italiano fino al 2011. Negli anni Sessanta diventa il luogo per eccellenza della prosa italiana, dove trionfano Eduardo e Gassman. Missione che prosegue anche oggi, guardando al futuro con i valori di una storia nella quale state per entrare grazie al viaggio che Foto D'arte Firenze vi offrirà nel cuore di questo teatro.

Al via la campagna fotografica per la documentazione delle campate della Galleria più famosa nel mondo, gli Uffizi.

Un importante e prestigioso incarico che premia la professionalità e l'esperienza di Foto D'Arte Firenze al servizio dell'Arte.

Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Galleria degli Uffizi 

Lusso ed eleganza | Museo degli Argenti | dal 19 marzo al 23 giugno 2013

In occasione dei quarant'anni dalla apertura del Museo delle Porcellane in Palazzo Pitti, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e l'Associazione Amici di Doccia hanno voluto ricordare questo felice anniversario con una mostra che metta in evidenza al contempo l'importante collezione museale di Palazzo Pitti e la produzione della manifattura di Doccia del periodo fra la dominazione napoleonica e la Restaurazione lorenese (1800-1830)

La mostra sarà composta da circa centoventi opere per la maggior parte provienienti dalle raccolte di Palazzo Pitti e dal Museo Richard-Ginori della manifattura di Doccia, dai principali musei italiani e francesi che raccolgono questo genere di manufatti e da collezioni private.

Foto D'Arte Firenze è grata di aver realizzato le immagini ai manufatti per il catalogo a corredo della mostra edito da Giunti Editore - Sillabe.

Visita il sito www.unannoadarte.it dedicato alla mostra Lusso ed Eleganza

Il sito del Polo Museale Fiorentino che presenta l'evento.

Lusso ed eleganza: l'oro bianco. Guarda il video 

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