Pier Francesco Foschi (1502-1567) PITTORE FIORENTINO In evidenza
Scritto da CristianPier Francesco Foschi (1502-1567) pittore fiorentino
La Galleria dell’Accademia di Firenze apre al pubblico martedì 28 novembre 2023 la prima mostra monografica in Europa dedicata a Pier Francesco Foschi (1502-1567) pittore fiorentino, allievo di Andrea del Sarto, che ha collaborato anche con Pontormo, la cui lunga e fortunata carriera si svolse durante i decenni centrali del Cinquecento.
L’esposizione è a cura di Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze, Elvira Altiero, Funzionario Storico dell’arte, responsabile del dipartimento storico-artistico della Galleria dell’Accademia di Firenze, di Nelda Damiano, che ha curato la mostra Wealth and Beauty dedicata all’artista al Georgia Museum of Art, University of Georgia (Athens, USA), e di Simone Giordani, docente di storia dell’arte, studioso della pittura fiorentina rinascimentale e tardo rinascimentale e specialista del pittore Pier Francesco Foschi.
La mostra
La mostra riunisce circa quaranta opere autografe del Foschi, tra dipinti e disegni, tra cui la pala d’altare, la Sacra Famiglia con San Giovannino (1526-1530), già presente nelle collezioni della Galleria dell’Accademia di Firenze, un dipinto cruciale per capire la sua produzione giovanile e come ha fatto propri gli insegnamenti di Andrea del Sarto.
È suddivisa in cinque sezioni che approfondiranno i principali aspetti della sua prolifica attività, a partire proprio dalla formazione presso Andrea del Sarto fino alle commissioni di grandi pale d’altare e ai numerosi ritratti, genere in cui ottenne notevole successo.
Troviamo un importante nucleo di studi giovanili tratti da modelli del maestro, insieme ad accostamenti tra alcuni originali di Andrea del Sarto e le repliche che Foschi realizzò, confronti che serviranno per comprendere meglio la sua personalissima declinazione della maniera sartesca. L’esposizione propone anche una selezione di dipinti destinati alla devozione privata di soggetto mariano, insieme a rare e preziose opere legate ai temi del Vecchio Testamento, in cui si evidenzia l’influenza che il Pontormo ebbe sul suo stile.
Nella sezione dedicata alle pale d’altare, alcune delle opere scelte consentono, inoltre, la riunione di complessi smembrati e di studi preparatori, come nel caso della Pala della Madonna del Piano, realizzata nel 1539, per il convento di San Benedetto a Settimo (Cascina, Pisa).
Il capitolo conclusivo della mostra riunisce un cospicuo numero di ritratti, genere in cui Foschi ottenne notevole successo. Il pittore affronta tipologie diverse, dalle effigi a mezzo busto, di tono intimo e penetrativo, a quelle di formato ampio e solenne, ricche di elementi simbolici o allusivi allo status sociale dei personaggi raffigurati e dei loro interessi.
Le opere esposte provengono da musei pubblici e privati, enti ecclesiastici, gallerie d’arte e collezionisti privati tra i più famosi in Italia e nel mondo: Galleria Borghese, Palazzo Spinola, Accademia Carrara di Bergamo, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid, Morgan Library & Museum, New York, Rijksmuseum, Amsterdam, Cleveland Museum of Art.
Per l’occasione, grazie all’impegno della Galleria dell’Accademia di Firenze, in accordo con il MiC – Ministero della Cultura, saranno finanziati importanti restauri di alcuni dipinti del pittore fiorentino come quelli nella basilica di Santo Spirito a Firenze e nella Propositura dei SS. Antonio e Jacopo a Fivizzano.
Ecco alcuni link di approfondimento che parlano della mostra:
- Pier Francesco Foschi, pittore fiorentino
- I restauri delle opere di Pier Francesco Foschi pittore fiorentino
- Alla Galleria dell'Accademia di Firenze la prima monografica su Pier Francesco Foschi
- Firenze, la prima monografica europea su Pier Francesco Foschi alla Galleria dell'Accademia
- L'allievo dimenticato di Andrea del Sarto. Com'è la mostra su Pier Francesco Foschi a Firenze
- Pier Francesco Foschi. La riscoperta di un artista
- Firenze, Galleria dell'Accademia: "Pier Francesco Foschi (1502-1567), pittore fiorentino, la mostra
Pier Francesco Foschi (1502-1567) pittore fiorentino, aperta fino al 10 marzo 2024 (prorogata al 14 aprile 2024), sarà accompagnata da un catalogo scientifico ampiamente illustrato, pubblicato da Silvana editoriale, che comprenderà schede critiche di ciascun dipinto esposto.
IL CATALOGO
Pier Francesco Foschi fu uno dei pittori fiorentini di maggior successo nei decenni centrali del Cinquecento. Nato nel 1502 dal pittore Jacopo Foschi, allievo di Botticelli, entrò ben presto nella bottega di Andrea del Sarto e rimase sempre fedele alla maniera del suo maestro. Collaborò occasionalmente col Pontormo insieme al Bronzino, e raggiunse l’apice della sua carriera nel corso degli anni quaranta del Cinquecento. Quando Vasari promosse la costituzione dell’Accademia delle Arti del Disegno, Foschi ne fu uno dei fondatori e ne venne eletto console nel 1566.
La maniera sobria ed elegante del pittore ottenne il consenso di un’ampia committenza, che a lui si rivolse per copie dei celeberrimi capolavori del Sarto, pale d’altare monumentali, dipinti per la devozione privata e ritratti, genere in cui tra i pittori fiorentini fu secondo solo al Bronzino.
I saggi compresi nel volume prendono in esame l’ampio ventaglio degli ambiti della produzione foschiana, mettendo in evidenza il profilo storico e artistico del pittore e calandolo nel suo tempo, mentre il catalogo approfondisce l’analisi di molte tra le sue opere capitali con accurate schede critiche. Si tratta del primo studio interamente dedicato alla ricostruzione della sua personalità artistica e alla ricomposizione del suo impressionante repertorio, di cui si offre in chiusura un ampio regesto illustrato.
Noi di Foto D'Arte Firenze siamo orgogliosi di aver contribuito con la nostra campagna fotografica ai dipinti alla realizzazione dell'apparato iconografico di questo interessante catalogo ricco di preziose informazioni per la storia dell'arte.
Eredi Nannoni di Cristian Ceccanti fotografo, fotografo d'arte di Firenze specializzato nelle riprese fotografiche ai beni culturali per musei, editori, collezionisti, restauratori, biblioteche, fototeche ed antiquari.
Specializzati in servizi fotografici alle opere d'arte nell'ambito della luce visibile e nella diagnostica con riprese fotografiche UV, riprese fotografiche IR e in transilluminazione.
Dal 2015 affianchiamo alla specializzazione nelle riprese fotografiche per l''arte i nostri servizi di stampa Fine Art per la produzione di stampe fotografiche certificate che garantiscono i più alti standard qualitativi attualmente raggiungibil per la fedeltà del colore e durata nel tempo.
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Scritto da CristianFoto D'Arte Firenze nasce nel 2008 dalla volontà degli eredi Nannoni di proseguire l'attività fotografica svolta per decenni nel settore dell'arte da Paolo, conosciuto e stimato fotografo fiorentino.
E' proprio da questo desiderio che Cristian Ceccanti, fondatore di Foto D'Arte Firenze, si rivolge a tutti coloro che necessitano di servizi fotografici nell'ambito dell'arte (editori, musei, fototeche, accademie, biblioteche, università, storici dell'arte, collezionisti, antiquari, artisti e restauratori), realizzando non solo campagne fotografiche ma occupandosi anche dei servizi per la digitalizzazione e conservazione degli archivi storici.
Dal 2015 affianca alla specializzazione nelle riprese fotografiche per l'arte il suo servizio di stampa FINE ART per la produzione di stampe fotografiche certificate che garantiscono i più alti standard qualitativi attualmente raggiungibili per la fedeltà del colore e durata nel tempo. Un servizio messo a disposizione ai Musei per la realizzazione di copie facsimilari dei disegni e delle stampe che per ragioni conservative non possono restare esposte alla luce oltre determinati periodi di tempo.
La collaborazione pluriennale con i più importati Musei Nazionali ed Internazionali, con le più prestigiose Fototeche, Università ed Accademie e la partecipazione ad ambiziosi progetti di digitalizzazione di archivi storici come quelli delle Gallerie degli Uffizi e del Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut rappresentano una solida testimonianza a garanzia dei servizi offerti nel settore dell'arte.
Dal 2022 Cristian Ceccanti ha ricevuto l'incarico dal Museo dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze per la realizzazione dei servizi fotografici alle opere d'arte durante le loro fasi di restauro, una collaborazione che ha consolidato la sua specializzazione in questo settore potendo confrontarsi con le più diverse tipologie di manufatti e materiali (dipinti, statue, bronzi, marmi e pietre dure, oreficeria e cristalli, reperti archeologici). Oltre alla realizzazione di immagini in luce visibile ha intrapreso un percorso di specializzazione sulle tecniche multispettrali per la diagnostica dei beni culturali iniziando a realizzare immagini con luce ultravioletta (luce UV) e infrarossa (IR).
Nel dicembre 2024 le Gallerie degli Uffizi affidano a Eredi Nannoni di Cristian Ceccanti fotografo il servizio di esecuzione di riprese fotografiche sulle opere del complesso Museale di Firenze, un incarico tanto prestigioso quanto impegnativo della durata di due anni.
L'impresa EREDI NANNONI di Cristian Ceccanti fotografo è registrata ed abilitata ad operare sul MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione).
In relazione alla procedura del Ministero della Cultura per l'istituzione di una short list di esperti fotografi per il conferimento di incarichi di supporto all'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, da settembre 2022 Cristian Ceccanti è stato ammesso alla lista.
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Le nostre immagini per la pubblicazione dell'annuario dell'OPD, anno 2023
Scritto da CristianL’aver contribuito con le nostre immagini alla realizzazione di questa importante pubblicazione dell’Opificio delle Pietre Dure ci riempie d’orgoglio!
Dal 2023 infatti collaboriamo con uno dei più importanti centri di restauro delle opere d'arte al mondo per la documentazione fotografica nell'ambito del visibile e dell'indagine diagnostica (riprese UV e IR) a stretto contatto con i restauratori durante le varie fasi del loro prezioso e certosino lavoro (prima, durante e dopo il restauro).
Nella rivista n.35/2023 vengono affrontate in maniera analitica e con un ricco apparato fotografico tutte le lavorazioni che l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha portato a termine nell'anno di riferimento.
E' uscito il nuovo numero di restauro dell'OPD edizioni CENTRO DI
SOMMARIO
Editoriale
Radici e avvenire
Emanuela Daffra
Contributi
La Battaglia di Roncisvalle del Museo Nazionale del Bargello: tecniche di intervento per un recupero ‘straordinario’
Costanza Albi, Rita Banci, Marta Cimò, Claudia Cirrincione, Federica Favaloro, Riccardo Gennaioli, Martina Panuccio, Alice Papi, Patrizia Vaggelli
La lunetta di Giovanni della Robbia per San Iacopo a Ripoli in Firenze. Osservazioni sulla tecnica esecutiva e sul restauro
Laura Speranza, Shirin Afra, Chiara Fornari, Chiara Gabbriellini, Filippo Tattini
L’autoritratto di Rubens delle Gallerie degli Uffizi: riflessioni sulla genesi del dipinto
Ciro Castelli, Luisa Gusmeroli, Luciano Ricciardi, Patrizia Riitano, Andrea Santacesaria
Note di restauro
Manufatti in piombo e lega stagno-piombo: trattamenti laser e conservazione preventiva
Annalena Brini, Antonio Mignemi, Elisa Pucci
Il trattamento della lacuna nei manufatti vitrei: alcuni esempi su opere del Novecento
Shirin Afra, Chiara Fornari
Il Polittico di Santa Reparata di Bernardo Daddi: scoperte e ipotesi
Ciro Castelli, Luisa Gusmeroli, Luciano Ricciardi, Patrizia Riitano, Andrea Santacesaria
Studio e applicazione di emulsioni per la pulitura della Maddalena penitente di Santa Trinita
Carlandrea Tortorelli, Andrea Cagnini, Claudia Napoli, Edoardo Tartaglia
La Pala in terracotta invetriata di Andrea della Robbia nella Rocca di Gradara
Shirin Afra, Chiara Fornari, Chiara Gabbriellini, Sara Bessi, Martina Paladini, Camilla Puccetti
Una Sacra Famiglia attribuita a Domenico Beceri: nuove formulazioni di stucchi elastici e compatibili con residui cerosi
Margherita Morello, Caterina Toso, Chiara Modesti, Monica Galeotti
L’intervento sul supporto del Trittico di Nocria, monitoraggio con tecniche ottiche
Petra Farioli, Andrea Santacesaria, Emanuela Grifoni, Emma Vannini, Irene Lunghi, Marina Ginanni, Raffaella Fontana
Un dibattito aperto tra tecnica e conservazione per la camicia talismanica ottomana del Muciv
Daniele Ciofini, Oana Adriana Cuzman, Riccardo Gennaioli, Giancarlo Lanterna, Tae Alice Nagasawa, Iacopo Osticioli, Guia Rossignoli, Salvatore Siano, Isetta Tosini
Sperimentare un approccio innovativo per la protezione dei manufatti in scagliola: il piano con lo stemma e gli emblemi dei Gondi da Villa La Quiete, Firenze
Francesca Toso, Andrea Cagnini, Monica Galeotti, Donatella Pegazzano, Simone Porcinai
Studio e applicazione di adesivi naturali per il restauro di due dipinti su tela di Antonio Cioci
Arianna Acciai, Dominique Petrocchi, Simone Porcinai, Chiara Sforzi, Caterina Toso
Il restauro delle matrici calcografiche: dalle carte geografiche in rame alle incisioni su zinco. Didattica e nuove collaborazioni all’interno dei laboratori OPD
Lucia Ghedin, Stefania Agnoletti, Maria Baruffetti, Annalena Brini, Elisa Pucci, Laura Speranza
Un metodo innovativo per la rimozione di macchie di adesivo da opere su carta vincolate a supporti secondari: i casi studio della collezione di incisioni del Museo Stibbert di Firenze
Martina Becattini, Cristina Merelli, Letizia Montalbano
Figura (1954) di Leonardo Savioli: il restauro strutturale di un dipinto a olio su compensato
Giulia Ciabattini, Sara Bassi, Renata Pintus
Oltre la superficie. Il restauro di Guerriero con scudo di Henry Moore: problematiche interne ed esterne di un grande bronzo del Novecento
Stefania Agnoletti, Maria Baruffetti, Merj Nesi, Renata Pintus
Lo Studio preparatorio per il Crocifisso della Chiesa della Vergine di Pistoia di Jorio Vivarelli. Il restauro di un particolare grande formato su carta
Enrico Biason, Simona Calza, Letizia Montalbano
Senza titolo 1993, un feltro di Robert Morris tra forma e antiforma. L’intervento di restauro e la sperimentazione dell’uso del laser nella pulitura dei materiali tessili in lana
Renata Pintus, Giacinto Cambini, Daniele Ciofini
Schede di restauro
Il Crocifisso di don Romualdo da Candeli e Neri di Bicci della chiesa dell’Immacolata e San Martino a Montughi. Tecnica e restauro
Rita Chiara de Felice
Il recupero del piccolo Crocifisso di Villa La Quiete alle Montalve
Sara Bassi, Maria Cristina Gigli
Il restauro del Tappeto Ushak a medaglioni schiacciati della Casa Museo Lodovico Pogliaghi
Sara Bonadio, Marta Cimò, Claudia Cirrincione, Jasmine Sartor
Il restauro dell’arazzo Invenzione delle arti liberali e meccaniche del Museo del Tesoro del Duomo di Modena
Rita Banci, Marta Cimò, Claudia Cirrincione, Patrizia Labianca
Il Perseo trionfante dall’Accademia di Belle Arti di Firenze. Un modello in gesso di Antonio Canova
Shirin Afra, Daniele Angellotto
Tecniche artistiche
La Tavola di san Domenico: lo studio di una reliquia per contatto
Lucia Maria Bresci
Il San Girolamo di Verrocchio della Galleria Palatina: modello o dipinto?
Roberto Bellucci, Cecilia Frosinini
Nuovi studi sulla tecnica pittorica di Luca Giordano nella Galleria di Palazzo Medici Riccardi
Maria Rosa Lanfranchi, Sara Penoni, Renata Pintus, Valentina Zucchi, Simone Porcinai, Andrea Cagnini, Monica Galeotti, Federica Innocenti
Archivio storico
Progetto di inventariazione del Fondo dei Restauri e Fotografico e PNRR – Stream 5 – Digitalizzazione Archivi di Restauro
Stefania Giordano
Un patrimonio da tramandare. Note dall’Archivio storico
Ilaria Pennati
Attività dell’Opificio 2023
Attività di conservazione dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023
Ornella Savarino
Notiziario
Le attività della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’OPD nell’anno accademico 2022-2023
Letizia Montalbano
L’intervento dell’Opificio delle Pietre Dure a Grotta Pavese (Genova, Sampierdarena)
Anna Patera
La caduta dei giganti: un ricordo di Antonio Paolucci (e di Giuliano Gori)
† Marco Ciatti
Condividiamo con piacere questa splendida pubblicazione che celebra la storia dei “primi” 200 anni dell’Accademia degli Euteleti.
Siamo felici di aver contribuito con le nostre immagini alla realizzazione del libro, ringraziamo tutti coloro che con la loro disponibilità e professionalità hanno permesso di raggiungere questo traguardo!
GLI EUTELETI
L'Accademia degli Euteleti della Città di San Miniato fu fondata nel 1822, per iniziativa di alcuni eruditi sanminiatesi. L'idea era quella di ricostituire un sodalizio scientifico-letterario, proseguendo idealmente l'esperienza delle più antiche accademie sanminiatesi. I soci fondatori furono Torello Pierazzi, Damiano Morali, Enrico Bonfanti, Maurizio Alli Maccarani, Giovacchino Taddei, Averardo Genovesi, Pietro Bagnoli. Quest'ultimo, già istitutore del Granduca di Toscana Leopoldo II, poeta ed esperto grecista, fu eletto presidente perpetuo o onorario.
I membri del sodalizio, su suggerimento di Pietro Bagnoli, scelsero l'appellativo di “Euteleti”, col significato di volontari ovvero uomini che agiscono con propria volontà, indipendentemente da obblighi o costrizioni esterne. Bagnoli individuò anche lo stemma, costituito da un cavallo non spronato, affiancato dalle parole ΑΚΕΝΤΗΤΟΣ ΦΕΡΕΝΙΚΟΣ, ovvero “senza finimenti”, “privo di briglie e sproni”. L'equino capace di muoversi in autonomia e in libertà, infatti, vuole alludere all'agire dei volontari senza impulso estraneo.
Dalla nascita in ambito erudito-letterario, ben presto l'Accademia acquistò un carattere generalista: agli interessi nelle Lettere si aggiunsero quelli nelle Scienze e nelle Arti. L'Accademia, oltre agli ordinari, fu arricchita da innumerevoli soci corrispondenti da tutta Italia. Furono Euteleti Alessandro Manzoni e Giosuè Carducci, il chimico Gioacchino Taddei e il filosofo Augusto Conti.
CONTATTI
Accademia degli Euteleti
piazza XX Settembre, 21
56028 - San Miniato (PI)
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Apertura solo su appuntamento
Firenze celebra il genio artistico di Giovan Battista Foggini (1652-1725) con una grande mostra monografica, promossa da Città Metropolitana di Firenze e organizzata da Fondazione MUS.E, che si terrà a Palazzo Medici Riccardi dal 10 aprile al 9 settembre 2025.
L’esposizione, curata da Riccardo Spinelli, è organizzata in occasione del terzo centenario della morte dell’artista e intende restituire al pubblico la straordinaria figura di colui che, con la sua opera ‘interdisciplinare’, ha finito per plasmare il linguaggio artistico della Firenze tardo-medicea.
Un’opportunità unica per mostrare la levatura progettuale, stilistica e tecnica di Giovan Battista Foggini, evidenziandone la molteplicità d’interventi e la sua “cifra” che fece scuola a Firenze: qui il suo stile aulico e magniloquente venne infatti ben presto affermandosi, apprezzato dai Medici, dai contemporanei e imitato dagli artefici più giovani che trovarono in lui un maestro geniale, dall’inventiva fantasiosa, pressoché inesauribile.
Attraverso una selezione di sculture, disegni e manufatti, la mostra ripercorre la carriera di Foggini, formatosi a Roma presso l’Accademia Medicea fondata da Cosimo III de’ Medici e divenuto, una volta rientrato a Firenze, scultore granducale, architetto di corte e direttore delle Manifatture di Galleria destinate dal principe alla produzione di meravigliosi oggetti a intarsio di pietre dure e in metalli preziosi. Il suo stile, caratterizzato da un linguaggio tardo-barocco influenzato dall’arte romana, ma originale, ha definito l’immagine della Firenze di fine Seicento, facendo da ‘viatico’ alle generazioni successive.
Ecco alcuni link con ulteriori informazioni relative all'evento:
- Giovan Battista Foggini, architetto e scultore granducale
- Finestre sull'Arte, mostra di Giovan Battista Foggini
- Firenze celebra Foggini, architetto e scultore dei Granduchi
Siamo fieri di aver contribuito con le nostre immagini alla realizzazione di questa importante mostra, attraverso la nostra collaborazione con l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Durante la nostra pluriennale collaborazione come fotografi per il progetto EUPLOOS avevamo già avuto modo di conoscere molte opere di Giovan Battista Foggini ed in particolare i suoi splendidi disegni presenti presso il Gabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi potendo apprezzare da vicino la portata di questo poliedrico artista.
Eredi Nannoni di Cristian Ceccanti fotografo, servizi fotografici per l'arte a Firenze. Fotografo per sculture, dipinti, stampe e disegni, bronzi, oreficeria, pietre dure, ceramiche, architettura.
- giovan battista foggini
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- disegni
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- gabinetto disegni e stampe uffizi
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- collaborazione con opificio pietre dure firenze
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VILLA MEDICEA LORENESE DEL POGGIO IMPERIALE
Lavori di manutenzione straordinaria, protezione, restauro conservativo e valorizzazione del Salone delle Feste e del Vestibolo dell’Educandato Statale della SS. Annunziata.
Ferragamo restaura il Salone delle Feste. Così l'Educandato festeggia i 200 anni
E' tornato a splendere ieri il Salone delle Feste della villa del Poggio Imperiale in occasione del 200° anniversario dalla fondazione dell'Educandato della Santissima Annunziata. Un traguardo importante che ha visto la partecipazione di molti ospiti e di un fitto programma di attività e incontri.
Terminata l'omelia del Cardinale di Firenze Giuseppe Betori i presenti si sono spostati nel maestoso Salone delle Feste, chiuso dopo il lungo periodo di restauro, inaugurato alla presenza del presidente Giorgio Fiorenza, il sindaco di Firenze Dario Nardella e l'assessora al welfare Sara Funaro.
©fotografia architettura Cristian Ceccanti Firenze
Una sala maestosa con i lampadari in cristallo, i soffitti alti e decorati e i grandi finestroni che illuminano gli ambienti.
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©fotografo Cristian Ceccanti Firenze, fotografia per documentazione restauro
Durante il tempo personalità importanti hanno attraversato questi spazi come Mozart che alla fine del '700 vi tenne il suo primo concerto a soli 14 anni e Fulvia Ferragamo che prese ispirazione da molti quadri presenti nella villa per i suoi foulard.
«Una bella giornata inaugurata con questo splendido restauro - continua Dario Nardella - E' il cuore di una scuola che forma tanti giovani, mi congratulo con i restauratori e con la sovrintendenza per questo intervento di recupero». A contribuire ai lavori di restauro è stata proprio la famiglia Ferragamo ed è per questo che la sala prende il nome di Fulvia Ferragamo Visconti, ex poggiolina.
Anche noi di Foto D'Arte Firenze siamo orgogliosi di aver potuto realizzare il servizio fotografico a questi maestosi ambienti sapientemente restaurati, l'occasione ci è gradita per ringraziare tutti i nostri referenti che ci hanno permesso di lavorare sul cantiere appena ultimato subito prima dell'allestimento per la festa di inaugurazione.
Un particolare grazie lo rivolgiamo all'Architetto Gabriele Nannetti, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo nonché Direttore dei lavori di Restauro.
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