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Arredi preziosi per Leone X
Ci sono delle opere che recano con sé la Storia. Sono questi i testimoni dei secoli trascorsi che siamo usi chiamare 'capolavori'.
Così è per il magnifico pastorale donato da papa Leone X alla chiesa fiorentina di San Lorenzo nel 1520, ancora conservato, assieme a una mitria e ad altri sontuosi doni, nel Museo delle Cappelle Medicee che rappresenta una unicum difficilmente paragonabile ad altre opere contemporanee.
Questo studio si offre di sviluppare il difficile percorso di attribuzione del pastorale e di altre opere legate alla figura del primo papa Medici, analizzando i riferimenti stilistici e storici, le citazioni nelle fonti e i documenti di archivio, per arrivare a nuove conclusioni anche alla luce di recenti studi sull'oreficeria fiorentina del Quattrocento.
L'indagine storica difficilmente può dare assolute certezze essendo per sua natura figlia di tracce che necessitano di costanti aggiustamenti, e tuttavia Dora Liscia Bemporad in queste pagine offre non solo ipotesi assolutamente condivisibili ma, una volta in più, e segnatamente a coloro che sono stati suoi allievi, una lezione di metodo.
L'occasione ci è gradita per ringraziare la curatrice di questo volume insieme alla Casa Editrice Sillabe per l'opportunità che ci è stata concessa per la realizzazione del servizio fotografico ad alcune opere citate nella pubblicazione.
FOTO D'ARTE FIRENZE | Eredi Nannoni di Cristian Ceccanti fotografo
Servizi fotografici per l'arte
Presentazione del volume "Dai depositi Nei depositi" vol.II
Si intitola Dai depositi. Nei depositi. Restauri e repertori di opere d’arte dei depositi fiorentini il secondo e ultimo volume frutto della pluriennale ricognizione nei depositi dei beni storico-artistici di Firenze.
A quattro anni la pubblicazione del primo volume Dai depositi. Nei depositi. I Fondi Lotto per i restauri e repertori di opere d’arte di alcuni depositi fiorentini, che proponeva solo un primo, parziale censimento del patrimonio artistico fiorentino, la presentazione del nuovo lavoro è prevista mercoledì 11 maggio, alle 17.30 nell’aula dell’ex-chiesa di San Pier Scheraggio agli Uffizi (ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili), alla presenza del Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, del Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per le province di Firenze, Pistoia e Prato, Alessandra Marino, e con gli interventi di Cristina Acidini (già Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino e sotto la cui guida prese il via questa grande perlustrazione del patrimonio), Timothy Verdon (Direttore del Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore), Giorgio Federici (Segretario del Comitato Firenze 2016) e della stessa curatrice del volume, Maria Matilde Simari, funzionario responsabile dei depositi delle Gallerie degli Uffizi e coordinatrice di quelli dei beni di provenienza territoriale.
L'antica Chiesa di San Pier Scheraggio - Galleria degli Uffizi
Come indica Alessandra Marino, responsabile della tutela dei beni storico artistici anche di Firenze, nell’introduzione del libro, “nell’anno in cui ci apprestiamo a commemorare l’alluvione del 4 novembre 1966 credo che questo libro sia da considerare la prima e importante testimonianza di quanto si è fatto (in ragione dell’alto numero di opere alluvionate presenti nei depositi e dei vari restauri che le hanno interessate) e di quanto ancora resti da fare, in uno scenario che comunque ci dice come nulla venga dimenticato, nulla abbandonato, nonostante sia sempre più difficile il reperimento delle risorse necessarie per sopperire alle molte necessità”.
“Questo libro mette fine a tanti falsi miti e leggende urbane sui tesori nascosti nei depositi fiorentini – aggiunge Eike Schmidt -, valorizzando al contempo le vere ricchezze di dipinti e oggetti d’arte che vi sono conservati”.
Infatti, a 50 anni esatti dall’alluvione di Firenze – che si rivelò un trauma enorme per il patrimonio artistico cittadino - si completa quest’azione di inventariazione e catalogazione delle opere d’arte (riferite anche alla Città di Firenze) presenti in cinque depositi - Limonaia di Villa Corsini a Castello, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi, Villa medicea di Poggio a Caiano, Villa medicea della Petraia a Castello e Laboratori di Restauro della Fortezza da Basso – che dà l’opportunità di rispondere alla domanda che più volte è stata posta dai media e da privati cittadini ai responsabili del patrimonio culturale: “ma cosa c’è nei depositi della Soprintendenza?”.
“Sfogliando questo volume, e il precedente del 2012 – scrive Maria Matilde Simari nel suo testo introduttivo -, si potrà avere la risposta con numeri, dati e immagini. Sarebbe poi auspicabile che, una volta scoperto il contenuto di questi depositi, gli enti proprietari, e non solo loro, si attivassero per restauri e ricollocazioni in luoghi adeguati. Non è raro udire e leggere l’affermazione che ‘la conoscenza è il primo passo per la valorizzazione’”.
Inoltre, la ricerca ha permesso di stabilire con certezza non solo le “presenze” numeriche delle opere nei depositi (quelle riferite alla sola città di Firenze attualmente inventariati sono 1114 tra dipinti, oggetti d’arte, affreschi e cornici), ma anche quelle che nel tempo sono state riconsegnate agli enti proprietari (570) e quelle attualmente in restauro (822).
E' con rinnovato piacere che riceviamo il gradito invito alla presentazione di questo volume edito da Sillabe al quale abbiamo collaborato per la realizzazione delle immagini che lo illustrano.
Un ringraziamento speciale lo rivolgiamo alla Dott.ssa Gioia Romagnoli (co-autrice del volume insieme alla Dott.ssa Laura Pacciani), nostra preziosa ed esperta guida che ci ha condotto in questo affascinante viaggio nei depositi alla scoperta di tesori nascosti e che ci ha permesso di contribuire alla valorizzazione delle ricchezze ivi conservate.
Cristian Ceccanti | Foto D'Arte Firenze @ Dai depositi. Nei depositi. Restauri e repertori di opere d’arte dei depositi fiorentini
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Il Pane e i Pesci. Fotografie in alta risoluzione per la mostra all'Acquario di Livorno
Dal 25 giugno al 30 settembre 2015, la visita all'Acquario di Livorno, il più grande acquario della Toscana, si arricchisce ulteriormente, offrendo la possibilità di approfondire il tema del mare da un punto di vista artistico e religioso. L'area espositiva al primo piano della struttura ospita infatti la mostra temporanea dal titolo "Il pane e i pesci: storie di mare, di devozione e di cibo", un viaggio alla riscoperta del significato simbolico che il mare e i pesci assumono nella cultura cristiana.
L'esposizione, ideata e promossa da Sillabe S.r.l. in collaborazione con Costa Edutainment S.p.A., che gestisce l'Acquario, e curata da Maddalena Paola Winspeare con Marilena Caciorgna, Francesca Orlandi e Barbara Tavolari, ha come elementi carattarizzanti l'acqua, il mare e il cibo, fonti primarie di vita al centro delle tematiche promosse da Expo Milano 2015.
La mostra si articola in tre sezioni: la prima sezione è dedicata al Vecchio Testamento, con una serie di stampe fac-similiari di dipinti che ripercorrono la storia di Tobiolo e dell'Arcangelo Raffaele; la seconda sezione è invece incentrata sul miracolo suggestivo della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci, con l'approfondimento di tre episodi significativi del Nuovo Testamento; nella terza sezione, infine, sono esposti alcuni tra i più importanti ex-voto marinari della collezione del Santuario della Madonna di Montenero, una delle più grandi e interessanti raccolte di tavolette votive che si conosca.
Foto D'Arte Firenze ha realizzato le immagini per la stampa dei fac-simile esposti nella prima sezione. Nello specifico, si tratta di riproduzioni fotografiche in alta risoluzione e in scala 1:1 di dipinti, ottenute per mezzo di mosaicatura digitale di più fotografie. Fra le opere riprodotte, vi sono Tobiolo e san Raffaele Arcangelo di Cristofano Allori e Raffaele rifiuta i doni di Tobiolo di Giovanni Bilivert, entrambe esposte nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti, I Tre Arcangeli e Tobiolo di Francesco Botticini, conservata agli Uffizi, I Tre Arcangeli e Tobiolo di Domenico di Michelino, esposta nella Galleria dell'Accademia e Madonna col Bambino in trono, Sant'Agostino, l'Arcangelo Raffaele e Tobiolo di Giovanni Antonio Sogliani, conservata al Museo di San Marco a Firenze.
© Foto D'Arte Firenze
Da parte nostra, un ringraziamento a Sillabe per la fiducia riposta nel nostro lavoro e per un incarico che ci ha visti, una volta di più, spettatori privilegiati davanti ad opere di pregevole bellezza, che grazie a questa iniziativa potranno essere ammirate, per la prima volta insieme, da un pubblico di ogni età.
Alcuni scatti di backstage delle riprese fotografiche effettuate alla Galleria dell'Accademia
https://blog.fotodartefirenze.it/index.php/it/eventi-blog/itemlist/tag/sillabe#sigProGalleria0fa94c377a
Alcuni link per approfondimenti:
La settimana di Livorno - quotidiano on line della Diocesi di Livorno
Comune di Livorno - Portale turismo
QuiLivorno.it - quotidiano Online indipendente e gratuito
Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Acquario di Livorno
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La nuova fragranza Giardini del Granduca
Promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
© Foto D'Arte Firenze
GIARDINI DEL GRANDUCA
A poco più di un anno - il 23 maggio 2013 - dalla proclamazione, da parte dell'Unesco, delle Ville e dei giardini medicei toscani quali Patrimonio dell'Umanità, per celebrare un così importante riconoscimento al valore di questi monumenti storici, e alla loro gestione e mantenimento, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze ha promosso la creazione di una fragranza denominata Giardini del Granduca che verrà messa in vendita nei negozi museali del Polo fiorentino dal prossimo 2 agosto 2014.
"Attraverso questo profumo, composto sapientemente con note ispirate alla coltivata natura dei giardini storici di Firenze e Toscana, si entra in contatto diretto con la memoria della dinastia dei Medici e soprattutto con il loro magnifico lascito nel campo dell'arte dei giardini, che impreziosisce Firenze e la Toscana con il sistema delle Ville Medicee" (Cristina Acidini, Soprintendente).
Ben cinque di questi siti sono musei all'aperto diretti dalla Soprintendenza: il Giardino di Boboli, il Giardino di Castello, le Ville e i Giardini di Poggio a Caiano, la Petraia e Cerreto Guidi (gli altri sono la Villa di Poggio Imperiale e il Giardino di Pratolino, la Villa di Cafaggiolo a Barberino di Mugello, la Villa Il Trebbio a San Piero a Sieve, la Villa di Careggi, la Villa Medici di Fiesole, il Palazzo di Seravezza a Lucca, Villa La Magia a Quarrata, la Villa di Artimino a Carmignano). Nei giardini già granducali, ancora oggi esperti, tecnici e ditte specializzate curano alberi secolari e piante fiorite: agrumi, camelie, rose, peonie, per ricordarne solo alcune specie.
I componenti della famiglia Medici, in varia misura, riservarono passione e conoscenza alle arti e al collezionismo, ma anche alla botanica, alle erbe officinali, agli orti con coltivazioni di spezie e fiori orientali. I loro bellissimi giardini all'italiana, con fontane e statue di grandi scultori e architetti, furono anche luoghi di studio, ricerca e sperimentazione: tutte attività protoscientifiche in nome delle quali furono fondati gli Orti di Pisa e di Firenze a metà del Cinquecento.
Per creare questo profumo, precisamente un eau de toilette, è stato approfondito lo studio delle piante storiche apprezzate e collezionate dai Medici fin dal Cinquecento, tra le quali predominano gli agrumi dalle forti componenti aromatiche. La "piramide olfattiva" infatti prende forma dalle note di limone e arancio amaro, e comprende l'olio essenziale di petali di rose (per portare alla memoria la collezione di rose antiche) e fiori di pesco (per evocare l'orto urbano, origine del giardino), e infine l'essenza di cannella, che ci ricorda l'interesse di Cosimo I per le piante medicamentose e le spezie. L'evoluzione degli accordi olfattivi propone poi i legni preziosi - cipresso e cedro del Libano - esaltati su una base di ambra e muschi.
© Foto D'Arte Firenze
Il nome scelto per la fragranza s'ispira a una dizione presente negli antichi documenti, firmati dal "Soprintendente de' giardini del Granduca". Benché suggestiva, tale dizione non risulta esser stata usata finora per luoghi o prodotti contemporanei. Essa si adatta a tutti i giardini medicei della Regione Toscana, chiunque ne sia il proprietario; e al tempo stesso apre prospettive su una linea dedicata di prodotti, che potrebbe svilupparsi prendendo spunto dalle infinite suggestioni di questi viventi universi d'arte e di natura.
Sillabe, produttore del profumo, sotto la consulenza storico olfattiva di Simonetta Giurlani Pardini, ci invita quindi ad aggiungere un ulteriore "senso" alla percezione e alla fruizione dell'arte con una fragranza che, come "guida olfattiva", richiama le antiche memorie medicee.
Caratteristiche tecniche
Nota di testa: Cannella, Petali di Rosa, Fior di Pesco, Limone, Arancio Amaro
Note di cuore: Legno di Cedro, Legno di Cipresso
Note di base: Muschi, Ambra
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Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze | Love and Passion, Art and Photography
Carteggi e disegni di macchiaioli. La raccolta Fedi della Galleria d'arte moderna di Firenze
Presentato il volume "Carteggi e disegni di macchiaoli". La raccolta Fedi della Galleria d'arte Moderna di Firenze
Il volume arricchisce la sezione della casa editrice Sillabe dedicata alla Saggistica, dove autorevoli studiosi approfondiscono con rigore scientifico specifici temi dell'arte con un linguaggio chiaro e agevole che possa arrivare a tutti gli appassionati e non.
In particolare il tema trattato in questo nuovo libro si incentra sul fondo Fedi di proprietà della Galleria d'arte moderna di Firenze e depositato presso la Biblioteca degli Uffizi.
La raccolta di lettere e disegni di artisti macchiaoli ebbe inizio il 4 aprile 1880, quando il pittore Cristiano Banti, donò una lettere di Ernesto Bertea allo scultore Pio Fedi. L'ingegner Marino Fedi proseguì la raccolta per oltre settanta anni, riuscendo a raggruppare una collezione unica e preziosa di autografi, disegni e caricature di pittori italiani dell'800.
Interessantissimi sono gli elementi che vengono fuori da queste lettere di grandi artisti quali Signorini, Fattori, Lega, Favretto, Borrani, Cecioni, Costa, Nomellini, Focardi e tanti altri: le difficoltà finanziarie di alcuni, le impressioni sulle guerre di Indipendenza, sull'arte di quel momento, sulla vita privata, civile e sociale dell'epoca.
La fedele trascrizione delle lettere fa conoscere risvolti interessanti e a volte anche curiosi riguardo le tante opere famose che si ammirano oggi nei musei di tutto il mondo.
Foto d'Arte Firenze è onorata di aver contribuito alla realizzazione delle immagini che accompagnano questo volume.
Viaggiando s'impara. Italia. Storie, ballate e racconti.
L'Italia ha città fantastiche e monumenti fantastici. Come raccontarli ai più piccoli?
Sillabe Editore ha pensato a Roberto Piumini, alla sua grande esperienza di affabulatore, alla sua colta ironia, alla sua capacità di suscitare stupore, con una ballata o racconto, per un monumento o per una città.
E' nata questa Guida Fantastica ai più suggestivi luoghi d'Italia: Firenze, Roma, Venezia, Napoli......Nessuna regione è esclusa, perché tutte valgono un viaggio.
Pensato per giovani esploratori, il volume è illustrato con dalle coloratissime tavole di Giulia Servello.
https://blog.fotodartefirenze.it/index.php/it/eventi-blog/itemlist/tag/sillabe#sigProGalleriaf7ffea1abb
Ogni regione ha una sua guida, un personaggio famoso della nostra storia (Dante, Manzoni, San Francesco e molti altri), creato sempre dall'illustratrice, che accompagna i piccoli viaggiatori nell'esplorazione del Bel Paese.
Foto D'Arte Firenze ha contribuito alla realizzazione di questo spassoso e al tempo stesso educativo volume divertendosi a fotografare le simpaticissime illustrazioni di Giulia.
Il sito dell'editore per un regalo ai vostri piccoli!
Dagli splendori di corte al lusso borghese. L'Opificio delle Pietre Dure nell'Italia Unita
Alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti dal 17 maggio all'11 settembre 2011.
La mostra si collega alle iniziative per i 150 anni dell'unità d'Italia, focalizzandosi su un tema specifico, fiorentino e internazionale al tempo stesso: quello del nuovo percorso apertosi dopo il 1861 per la brillante manifattura artistica, che per tre secoli era fiorita all'ombra della corte granducale di Toscana, diventando celebre in tutta Europa per le sue inimitabili creazioni in pietre dure.
Fu con l'avvento del Regno d'Italia che l'antica Galleria dei Lavori, di fondazione medicea, dovette modificare il suo status di laboratorio al servizio esclusivo della corte, per aprirsi al mercato e offrire le sue sempre eccellenti creazioni a una clientela privata, fra la quale non mancarono committenti regali, come lo zar di Russia e Ludwig II di Baviera.
Dopo una sezione introduttiva, che riunisce un florilegio di creazioni medicee e lorenesi, di premessa allo stile dei lavori ottocenteschi, la mostra presenta la produzione del periodo post-unitario, che continuò a distinguersi per preziosità di materiali e magistero tecnico, patrimonio irrinunciabile dell'antico "commesso" fiorentino.
Pannelli parietali, tavoli, cofanetti, sculture in pietre dure e oggetti d'arredo affascinano per lo splendore pittorico delle pietre dure, come per le ricercate invenzioni decorative. In più casi esorbitanti, per importanza e costi, a fronte delle esigenze e disponibilità di una clientela borghese.
Foto D'Arte Firenze è grata di aver fornito le immagini dei manufatti per la realizzazione dello splendido catalogo che accompagna la mostra curato da Annamaria Giusti ed edito da Sillabe.
Visita il sito web Beni Culturali - MIBAC che presenta la mostra.
Anche il Giornale dell'Arte parla dell'evento.
Il Soprintendente Cristina Acidini introduce alla mostra "Dagli splendori di corte al lusso borghese. L'Opificio delle Pietre Dure nell'Italia unita".
Caravaggio e Caravaggeschi a Firenze
Dal 22 maggio al 10 ottobre a Firenze "Caravaggio e Caravaggeschi", più di cento opere per celebrare l'arte di questo grande pittore.
In occasione del IV centenario della morte di Caravaggio a Firenze si terrà "Caravaggio e Caravaggeschi". La Galleria Palatina di Palazzo Pitti e la Galleria degli Uffizi presentano una splendida mostra in occasione del IV centenairio della morte di Caravaggio, il grande pittore lombardo vissuto a cavallo fra il Cinquecento e il Seicento.
La mostra presenterà, sia opere del Caravaggio che già la città possiede, come il Bacco e Medusa, che importanti prestiti da tutto il mondo.
Il Polo Museale Fiorentino propone, a cura di Gianni Papi, un nuovo viaggio nel mondo del Caravaggio e del caravaggismo internazionale, presentando una rassegna di opere, una sorta di excursus alla scoperta delle novità artistiche dei primi decenni del Seicento, legate al naturalismo e alla rappresentazione della realtà quotidiana, resa attraverso i mezzi pittorici della luce e dell'ombra.
Foto D'Arte Firenze è grata di aver potuto contribuire con le proprie immagini alla realizzazione dello splendido catalogo che accompagna la mostra edito da Sillabe/Giunti.
Il sito web Beni Culturali che parla della mostra e quello del Polo Museale della Città di Firenze.
Il sito Toscana e Turismo con le informazioni sull'evento.
Intervista alla Dott.ssa Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale di Firenze.