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Simone Baroncelli

Simone Baroncelli

A Fonterutoli in Castellina in Chianti, nella splendida campagna senese, ogni giorno vive e si rinnova il rito millenario della forgiatura del ferro.

Qui, in una bottega immersa fra vitigni e uliveti, la famiglia Bernabei continua a tramandarsi, di generazione in generazione, i segreti dell'antica arte del ferro battuto, perpetuando una tradizione artigiana risalente al 1700.


© Simone Baroncelli & Foto D'Arte Firenze

Durante la sua secolare storia, con gli strumenti di lavoro passati di padre in figlio, questa famiglia ha plasmato opere di ogni tipo, da oggetti di uso quotidiano a realizzazioni artistiche più elaborate. Cancelli, testiere, ma anche cavalli, pesci, rose: da un singolo elemento in ferro, forgiato a caldo e battuto dal martello sull'incudine può nascere e prendere forma qualsiasi idea, dalla più semplice alla più complessa.


© Foto D'Arte Firenze

Oggi, la storia prosegue con Giovanni e Tommaso, che con la passione ed il talento ereditati dal padre Eugenio, onorano la tradizione artigianale di famiglia adeguandola alle esigenze tecniche e stilistiche del nostro tempo. Dalla loro fucina, oltre a prodotti come infissi e cancelli in ferro pieno, garanzia di sicurezza e durata nel tempo, escono opere di arredo interno ed esterno in stile classico e moderno, ma anche opere scultoree di pregevole concezione. Realizzazioni uniche, rigorosamente Made in Italy, alcune delle quali sono andate ad arredare importanti chalet in Svizzera, ville in America, cantine del Chianti e d'Italia.


© Foto D'Arte Firenze

Nella convinzione che una cultura così antica debba essere salvaguardata, ma anche celebrata, Giovanni e Tommaso hanno pensato di affidarne il racconto ai moderni mezzi di comunicazione, incaricando la Binergy di progettare il loro sito web (www.ferrobattutobernabei.it).

Assieme a Marco Bisi della Binergy, con cui da tempo abbiamo instaurato un rapporto di stretta collaborazione, ci hanno così accolti nella loro bottega, dove abbiamo realizzato il reportage fotografico per la parte grafica del progetto. Per noi di Foto D'Arte Firenze, un'esperienza affascinante, vissuta tra strumenti di lavoro secolari, superbe creazioni e ispirata dalle parole appassionate di Giovanni e Tommaso, nelle quali i 300 anni di epopea familiare vibrano fieri come il suono antico del martello sull'incudine, quel suono che dà la forma al ferro, dall'inizio dei secoli fino ad oggi.

 

© Foto D'Arte Firenze

 


Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze & Marco Bisi | Binergy @ Ferrobattuto Bernabei - Strada Statale 7, Loc. Fonterutoli, Castellina in Chianti (Siena)

Pur rappresentando la descrizione di un attimo, uno scatto fotografico porta sempre con sé una storia ad arricchirne il significato. Nell'ambito della fotografia per l'Arte, l'attimo deve essere creato, costruito e la storia che lo accompagna è la biografia dell'idea o della soluzione che ispira il gesto creativo e si fa esperienza.

Fotografare per l'Arte, infatti, significa ritrarre opere ed ambienti mirabili in scatti dove i colori e la descrizione delle forme e dello spazio siano quanto più fedeli alla realtà. Per questo è essenziale curare nei minimi dettagli la fase di allestimento del set fotografico, al fine di creare le condizioni di luce ideali per ottenere il massimo dalla fase di ripresa e di post-produzione. E' sicuramente il momento più impegnativo del nostro lavoro, perché implica spesso il doversi misurare con situazioni ambientali dalla spazialità critica, troppo imponente per essere illuminata in una sola volta o troppo esigua per consentire di accedervi agevolmente. Ma è anche il momento professionalmente più stimolante, perché la ricerca della soluzione a quelle problematiche è il presupposto necessario alla nascita di nuove idee e alla sperimentazione di tecnologie e metodi indispensabili per rimanere al passo coi tempi.

E' questa sfida quotidiana, unita al piacere della scoperta di luoghi dall'atmosfera unica e alla sensibilità acquisita nell'incontro con l'arte, a dare forma alla nostra esperienza. Un'esperienza che si è rivelata preziosa nel raggiungimento di importanti traguardi e che noi di Foto D'Arte Firenze mettiamo volentieri a Vostra disposizione, un'esperienza che ancora oggi continua a ricordarci come dietro ad uno scatto ci sia sempre una grande storia da raccontare.

Una selezione di immagini e video di backstage

© Foto D'Arte Firenze

A pochi passi da Piazza della Repubblica, nel cuore di Firenze, Palazzo Davanzati è una tappa obbligata per chi desidera immergersi nell'atmosfera di una tipica abitazione signorile fiorentina agli albori del Rinascimento.

Sopravvissuto alle demolizioni che interessarono il centro storico di Firenze nel periodo in cui la città fu capitale d'Italia, questo edificio rappresenta uno dei rari esempi di architettura ibrida a cavallo fra due epoche, abbinando la verticalità tipica della casa-torre medievale all'ampiezza caratteristica del palazzo rinascimentale sviluppato attorno ad un cortile centrale.

Per secoli, le pareti del palazzo hanno fatto da cornice alle vicende pubbliche e private delle ricche famiglie di mercanti fiorentini cui è appartenuto: prima i Davizzi, che lo fecero costruire verso la metà del '300, poi i Bartolini Salimbeni, che lo acquistarono nel 1516 e infine i Davanzatiche ne furono i proprietari dal 1578 fino al 1838, anno in cui Carlo, l'ultimo erede maschio del casato, morì suicida.

Da allora, vari interventi di modifica strutturale ne hanno determinato la configurazione odierna, il più significativo dei quali fu compiuto su iniziativa dell'eclettico antiquario Elia Volpi, che acquistò l'immobile ai primi del '900 e lo arredò in stile trecentesco per adibirlo a Museo privato della Casa Fiorentina Antica, facendolo diventare in breve tempo una fonte di ispirazione neo-rinascimentale per turisti stranieri, soprattutto americani, in cerca di spunti per l'arredo delle loro abitazioni.

Dopo varie vicissitudini, dal 1951 l'edificio appartiene allo Stato Italiano, che lo ha destinato definitivamente a museo pubblico, con allestimenti che nel corso degli anni si sono arricchiti di preziosi oggetti e collezioni provenienti da altre gallerie fiorentine e da donazioni, con cui si è voluto ricreare il tipico ambiente domestico rinascimentale.

Pozzo a muro che tramite un sistema di carrucole permetteva di portare l'acqua dal cortile a tutti i piani dell'abitazione

Attraversando gli ampi saloni di rappresentanza, le sale da pranzo, gli studioli, le camere da letto e la cucina, il visitatore può ammirare ricche decorazioni, statue, dipinti, affreschi con storie cavalleresche, arazzi e una pregiata raccolta di mobili finemente intarsiati, suppellettili e oggetti d'uso in cui rivivono silenziosamente scene di vita quotidiana, consumate fra accordi commerciali, amori cortesi, lavori domestici e passatempi, in un'epoca in cui Firenze era un polo di arte, cultura e ricchezza.

 

E' in questi ambienti carichi di fascino, dove il tempo sembra essersi fermato, che Foto D'Arte Firenze ha condotto un'impegnativa campagna fotografica, in seguito a un intervento di adeguamento e consolidamento che ha tenuto il museo chiuso al pubblico per diversi anni. Per noi, un lavoro di estrema accuratezza, che ha richiesto la massima competenza e applicazione per ottenere scatti in altissima risoluzione in locali molto ampi e in condizioni di luce critica. Un altro incarico di prestigio in uno dei luoghi più suggestivi della nostra bellissima Firenze. 


© Foto D'Arte Firenze

Di seguito, il link del Polo Museale Fiorentino per fare un tour virtuale del museo e un link con informazioni su eventi e aperture straordinarie.

Polo Museale Fiorentino | Palazzo Davanzati

Il sito di Firenze | Aperture straordinarie di Palazzo Davanzati


Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Museo della Casa Fiorentina Antica | Palazzo Davanzati | Via Porta Rossa 13, Firenze

Ai lettori di questo blog abbiamo già avuto modo di raccontare, attraverso le nostre immagini, l'imponente intervento di restauro che ha restituito ai suoi antichi fasti i locali dell'Officina Profumo - Farmaceutica di Santa Maria Novella, considerata, in virtù dei suoi 400 anni di attività, la farmacia storica più antica d'Europa ed uno degli esercizi commerciali più antichi in assoluto.

Il 18 dicembre 2013, il pubblico ha potuto ammirare per la prima volta dopo il restauro, una delle stanze di maggior pregio dell'intero complesso architettonico, la Sagrestia dell'ex Cappella di San Niccolò, conosciuta anche come "Stanza delle Acque", per essere stata fin dal XVII secolo il luogo in cui si conservavano le acque distillate. Utilizzata oggi come biblioteca dell'Officina Profumo, dove sono custoditi testi liberamente consultabili, questa stanza deve il suo splendore e la sua importanza al ciclo pittorico quattrocentesco che affresca interamente le sue pareti, attribuito a Mariotto di Nardo di Cione, di scuola giottesca, e raffigurante scene della Passione di Cristo.

I lavori di restauro, diretti dall'architetto Luca Salvalai con la supervisione della Dott.ssa Anna Maria Bisceglia - Soprintendenza per il Patrimonio Storico ed Artistico della città di Firenze, oltre a restituire l'originaria bellezza agli affreschi della Sagrestia, hanno permesso di riportare alla luce le pitture originali della volta, coperte da un precedente intervento eseguito nel '800.

 © Foto D'Arte Firenze

Foto D'Arte Firenze, col suo reportage fotografico, ha documentato le delicate fasi di restauro, lavorando per più di un anno su un cantiere sospeso, a stretto contatto con la restauratrice Daniela Dini ed il suo staff. 

© Foto D'Arte Firenze

Al termine di una campagna fotografica condotta con successo fra le oggettive difficoltà tecniche dovute alla necessità di muoversi in spazi ristretti, Foto D'Arte Firenze desidera ringraziare tutte le persone con cui ha condiviso questa esperienza affascinante ed esprimere la propria soddisfazione per aver potuto mettere ancora una volta la propria professionalità ed esperienza al servizio dell'arte e della bellezza.

Alcune immagini degli affreschi restaurati

© Foto D'Arte Firenze

L'Unione Imprese Storiche Italiane illustra la presentazione del restauro della Sagrestia

Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Stanza delle Acque | Officina Profumo Farmaceutica Santa Maria Novella | Via della Scala, Firenze

Quando si pensa a Firenze, è immediato identificare questa città con l'immenso patrimonio artistico che si può ammirare attraversando le sue strade e le sue piazze, visitando le sue chiese ed i suoi musei. Rapiti dalla grandezza della parte più accessibile e scenografica di questo patrimonio, spesso si finisce per ignorarne la parte più nascosta, ma altrettanto importante, costituita dai documenti e dai manoscritti custoditi negli archivi e nelle biblioteche della città.

La mostra dal titolo "Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze", in programma dal 28 gennaio al 27 aprile presso la Sala Bianca di Palazzo Pitti, primo appuntamento del calendario espositivo di Firenze 2014 Un anno ad arte, si propone di far conoscere al pubblico una selezione di preziosi documenti riguardanti la storia di Firenze e le vicende cruciali che videro protagonisti personaggi di spessore internazionale. 

Tanti i pezzi archivistici che sarà possibile ammirare, tra cui una pagina recante alcuni schizzi di Michelangelo Buonarroti, mai esposta in pubblico prima d'ora in Italia, un disegno di Raffaello e due acquerelli inediti di Eugenio Montale. Tra i documenti e i libri, da segnalare il primo vocabolario della Crusca del 1612, una lezione scritta di Galileo sull'Inferno di Dante e ben sette esemplari della Divina Commedia, tra cui quello recante illustrazioni di Alessandro Botticelli. Diversi anche i documenti di interesse storico, tra i quali l'atto legislativo con cui Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena nel 1786 abolì la pena di morte nel Granducato di Toscana e l'atto di battesimo di Leonardo da Vinci. Tra i cimeli archivistici più curiosi, gli appassionati del genere troveranno anche il primo numero di Topolino, datato 1932.

Una mostra, dunque, che tra grafie, pensieri, postille, schizzi e sigilli, vuole essere un invito ad avventurarsi fra le insenature più nascoste della grande storia, restituendo un'immagine autentica dei suoi interpreti principali. Per il visitatore, un'opportunità unica per compiere un suggestivo viaggio nel tempo, ma anche una straordinaria esperienza sensoriale procurata dall'incontro ravvicinato con autentici tesori cartacei, attraverso la bellezza dei caratteri e delle illustrazioni, la ricchezza dei materiali e delle lavorazioni, gli odori acri di inchiostri, carte e rilegature.   

Consapevole dell'importanza di affidare un così grande patrimonio alle nuove tecnologie, Foto d'Arte Firenze è orgogliosa di aver potuto contribuire con le proprie immagini alla stesura del catalogo, edito da Sillabe, che testimonia l'inestimabile valore storico, letterario ed artistico che caratterizza il percorso affascinante della mostra. Con l'auspicio che il nostro lavoro di documentazione visiva possa aver reso un doveroso servizio alla conservazione del patrimonio esposto, l'occasione ci è gradita per ringraziare il curatore della mostra e del catalogo, Marco Ferri (giornalista e responsabile della comunicazione del Polo Museale Fiorentino, nonché fondatore e direttore di "Medicea. Rivista interdisciplinare di studi medicei"), per averci offerto l'opportunità unica e gratificante di poter condurre una campagna fotografica fra i tesori nascosti nei preziosi scrigni fiorentini, un'opportunità che, come recita il titolo della mostra, capita "una volta nella vita".

Di seguito, alcuni link che parlano della mostra.

La Nazione Firenze | Cultura - Archivi Tesori

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